È iniziato alle ore 9 lo sciopero nazionale degli autoferrotranvieri che si chiuderà alle ore 13.
A Messina hanno aderito tutte le sigle sindacali e ad inizio protesta i bus rientrano in gran numero in deposito mentre quasi fermo risulta il servizio tranviario. Dai primi dati che giungono l’adesione di autisti e anche tra il personale Ztl e di assistenza a bordo risulta intorno all’ 80%.
Il sindacato messinese si dichiara soddisfatto dei dati di adesione ed evidenzia come, nonostante lo sciopero, non si sia voluto penalizzare oltre misura il servizio cittadino nel primo giorno di scuola dopo il lungo fermo delle attività scolastiche. Per tale motivo Filt CGIL, Fit CISL UIL Trasporti, FAISA, UGL e ORSA hanno invitato i propri associati a completate tutte le corse dei mezzi dedicate agli studenti che terminavano anche oltre l’orario di inizio sciopero.
Gli Autoferrotranvieri di Messina hanno voluto dare il massimo apporto ad una protesta nazionale che vede alla base la necessaria definizione del contratto di settore fermo da troppo tempo , in un frangente di grande emergenza pandemica che ha visto i lavoratori del TPL sempre in prima linea garantendo comunque il servizio pubblico e in tanti casi subendo riduzioni di salario per le contrazioni di attività in tante realtà del trasporto urbano ed extra urbano.
L’adesione così alta alla protesta in Atm SpA – concludono i sindacati – va oltre le medie consuete che si riscontrano storicamente in città per gli scioperi nazionali e di certo è anche il sintomo di un forte malessere che serpeggia da tempo tra i lavoratori per la gestione aziendale discutibile che i sindacati unitariamente denunciano da mesi.