di Michele Bruno – La consigliera comunale Antonella Russo, appartenente al gruppo parlamentare PD, è diventata bersaglio di quello che ormai, nelle dirette del Sindaco di Messina, appare come lo spazio dedicato al “nemico del giorno”, o anche più di uno. Cateno De Luca ha mostrato un articolo di una testata online, con una foto di Russo, riguardante un’interrogazione che il membro del civico consesso ha diretto all’Asp e al Sindaco stesso sullo stato della gestione dei rifiuti Covid a Messina.
Per il Sindaco Russo è “una cretina”, e lo ha pubblicamente detto in una diretta. Stamattina, poi ha rincarato, accusandola di aver sbagliato il destinatario del documento, che però era indirizzato anche ad Asp.
Dopo l’intervento della segreteria provinciale di Articolo 1 MDP e di altri, in difesa di Antonella Russo, arrivano anche le parole del Presidente del Consiglio Comunale Claudio Cardile, che stigmatizza il fatto:
“Pur non entrando nel merito dell’interrogazione della collega Russo Antonella – scrive Cardile in una nota – legittimo strumento di ciascun Consigliere comunale, e delle valutazioni politiche del Sindaco, mi sento invece di dover intervenire sui modi e sui metodi poco “eleganti” del signor Sindaco.
Risulta infatti incomprensibile la necessità di dover insultare il bersaglio di turno, esponendolo, peraltro, a una gogna mediatica incontrollabile.
Gli insulti personali vanno condannati e stigmatizzati senza discussioni.
Rinnovo, pertanto, il mio invito ad utilizzare linguaggi e modi più consoni ai ruoli che si ricoprono, anche in considerazione del triste momento che la città di Messina sta vivendo, e che non richiede, certamente, ulteriori inutili tensioni” ha concluso.
L’esponente PD si è difesa anche personalmente con una nota molto ironica:
“Signo’ Sindaco,
ma che fai, ti innervosisci perché ti scrivo una interrogazione sulla gestione dei rifiuti per i cittadini positivi al Covid? Possibile che una mia interrogazione ti possa infastidire così tanto, tanto da abbandonare la tua proverbiale eleganza e farti scadere in insulti che mi qualificano come “cretina”, come una che dice “stronzate gravi” o che è connivente con chissà “quali meccanismi”? Tanto da esibire all’attenzione di tutti i tuoi ammiratori la mia foto, come se sopra ci fosse scritto: “Wanted”?
Sindaco caro, guarda: se non ci fosse da piangere per la situazione dei rifiuti speciali in città, ci sarebbe da ridere per le tue comiche battute. Ma di cosa ti preoccupi, di un consigliere comunale che fa il suo dovere e vigila nell’interesse della collettività? Dici che mi sono svegliata dal letargo? Forse dormi tu e ti sfugge qualcosa nei periodi in cui ti assenti dal Palazzo, perché io, da sola o insieme al mio gruppo consiliare, scrivo spesso note, richieste, comunicati stampa.
Non ti piace quando qualcuno ti sottopone dei quesiti su una questione molto seria come questa? Come mai? Peraltro le mie domande, formulate in modo molto garbato (scusa, me ne vergogno ai tuoi occhi, ma io sono abituata così) le ho rivolte anche all’Asp, non soltanto a te, ma tu questo volutamente ometti di dirlo davanti al tuo pubblico.
Forse non hai gradito l’argomento di questa mia interrogazione e vorresti decidere tu su quali temi devo esercitare il mio ruolo di controllo istituzionale?
Non faccio parte del pubblico plaudente mi dispiace, non sono abituata ad ascoltare acriticamente, né appartengo alla stessa specie di chi ridacchia sornione alle tue battute pensando di avere le spalle coperte.
Vuoi mettermi alla gogna, vuoi tentare di sottopormi al pubblico ludibrio dei tuoi numerosi fans, pensi di spaventarmi? Purtroppo non mi spaventi Signò Sindaco.
Se qualcuno non avesse capito che il nuovo bersaglio di stasera ero io, sono qui: mi autodenuncio davanti al tribunale di Facebook.
Ma se qualcuno pensa che mi intimidisco e mi ritiro in buon ordine si sbaglia di grosso.
Fino alla fine del mio mandato compirò il mio dovere istituzionale nell’interesse della mia città, sperando di non provocare troppo dolore a qualcuno.
Forza, ora manda avanti la tua pletora di accaniti sostenitori, io sono e rimango al mio posto!
Buona serata, Signò Sindaco”.
Il nome e il volto di Antonella Russo, è soltanto uno dei tanti, tra politici, sindacalisti, giornalisti, e altri, che in questi giorni di Zona Rossa sono stati presi di mira.