Gli “aficionados” del sindaco De Luca non digeriscono la lettera inviata al Prefetto di Messina e pubblicata in diverse testate giornalistiche, da diverse associazioni e movimenti politici tra cui “Liberazione queer Messina”.
Di seguito la nota del comitato “IOstocondeluca”:
Leggiamo con stupore la lettera inviata al Prefetto e alla questura di Messina dall’Associazione “ Liberazione queer Messina” insieme a Rete34+, Cambiamo Messina dal Basso e Partito della Rifondazione Comunista . L’insolita ed arraffona rete che sembrerebbe riunire i rimasugli della “ sinistra salottiera” , quella con i rolex al polso e con la puzza sotto il naso, con altri personaggi non ben identificati, legati momentaneamente dall’odio verso il Sindaco De Luca . pretende conto e ragione dal Prefetto dei motivi per i quali il sit-in non sia stato impedito . Evidentemente questi signori ( magari sono gli stessi che negli anni hanno contribuito alla putrefazione della città di Messina) non hanno di meglio per impiegare il loro tempo.
Fatta questa premessa, vogliamo precisare che il Comitato IostoconCatenodeluca non vuole aprire polemiche o inasprire scontri con chi pratica il socialismo dei social anziché il socialismo reale,
Non vogliamo fare polemiche ma vorremmo chiedere il perché di tanta attenzione ad una manifestazione alla quale “hanno partecipato poche decine di persone” colpevoli di sostenere il Sindaco Cateno De Luca, nello scontro per la rimozione del Direttore Generale dell’ASP di Messina La Paglia .
Una “decina di cittadini “hanno contribuito alla diffusione del COVID? Siete ridicoli dimostrate di non vivere a Messina ma nei vostri ovattati salotti. E vi chiediamo – continuano gli esponenti del Comitato iostocondeluca- I motivi per i quali non avete presentato un esposto:
- Contro la disastrosa gestione dell’epidemia contro il Direttore generale dell’ASP di Messina;
- Contro l’Assessore Razza per la mancanza di posti letto?
- Contro il Presidente della Regione Musumeci che ha disposto il lock down totale per la Sicilia?
Per adesso ci fermiamo più ma l’elenco delle omissioni è lungo e per il momento abbiamo altro da fare ma non possiamo fare a meno di evidenziare la gravità delle dichiarazioni rese alla stampa dall’Associazione Liberazione queer Messina laddove si afferma che “ questo (supposto) doppio standard della questura sia un favore verso una parte politica al governo di questa città oppure, nel caso in cui non vi fosse stata alcuna autorizzazione “.L’infelice e deplorevole affermazione è la plastica rappresentazione che l’Associazione e i suoi accoliti sono : “Esattamente come quelli che criticano” –continua il Comitato – e chiediamo come sia possibile pensare e scrivere che la questura possa favorire una parte politica.
Ai responsabili dell’associazione “ Liberazione queer Messina” insieme a Rete34+, Cambiamo Messina dal Basso rispondiamo che la città è governata dalla legge e non dal potere personale di De Luca e nel rispetto della legge è stata chiesta l’autorizzazione . Comprendiamo che gli attacchi di gelosia e la paura del consenso dei cittadini messinesi verso il nostro Comitato provocano sintomi di insicurezza neurotica, ma a tutto c’è un limite”.