di Fra Pè – A distanza di più due settimane dallo spiacevole episodio dei tamponi alterati avvenuto a San Fratello, gli abitanti del centro nebroideo non hanno ancora ricevuto le risposte sperate da parte degli organi regionali preposti alla gestione dell’emergenza sanitaria. A farsi portavoce delle istanze dei sanfratellani è il prof. Salvatore Di Bartolo, il quale, dopo aver inviato nelle ore immediatamente successive all’accaduto una nota all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, senza tuttavia trovare ad oggi alcun riscontro, ha indirizzato un’ulteriore missiva, questa volta al Ministero della Salute, per segnalare lo spiacevole episodio e chiedere che possa essere fatta chiarezza sull’accaduto.
“I cittadini di San Fratello meritano rispetto – esordisce Di Bartolo. “Sarebbe stato opportuno fornire loro perlomeno delle spiegazioni adeguate dopo lo sgradevole episodio che ha creato non pochi disagi economici e psicologici. – continua il professore – Chiedo pertanto alle autorità competenti di fare luce sull’accaduto al fine di individuare le cause che hanno dato luogo all’increscioso inconveniente, peraltro verificatosi in precedenza anche in altri comuni siciliani, ed adottare le dovute soluzioni per evitare che tale problema, evidentemente sottovalutato da chi di dovere, si possa nuovamente riproporre in altri centri”.
“Approfondire la questione è di fondamentale importanza – conclude Di Bartolo – affinché i cittadini possano riacquistare fiducia nel sistema sanitario ed affrontare senza remore l’epocale campagna vaccinale delle prossime settimane”.
Da evidenziare che la segnalazione in questione è già stata presa in carico dal responsabile dell’ufficio prevenzione malattie trasmissibili e profilassi internazionale del Ministero della Salute per eseguire tutti gli approfondimenti del caso.