Condanne quasi tutte dimezzate e alcune assoluzioni totali in Appello nell’ambito dell’operazione “Terzo livello”. Per l’ex Presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, decisa una condanna a 4 anni con tre assoluzioni parziali (la richiesta del Pubblico Ministero era di 8 anni e 3 mesi). Si tratta di un dimezzamento rispetto a quanto stabilito in Primo Grado ad Ottobre 2019.
Barrile è stata assolta per non sussistenza del fatto da un episodio di traffico illecito di influenze, dall’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio in concorso, trasformando l’accusa di induzione indebita in quella meno grave di traffico di influenze.
Pena identica a identiche assoluzioni anche per il commercialista Marco Ardizzone (8 anni e 8 mesi la richiesta). Sono stati poi assolti completamente l’ex consigliere provinciale Francesco Clemente e gli imprenditori Angelo e Giuseppe Pernicone.
Le altre condanne: un anno e 8 mesi per Giovanni Luciano; un anno e 4 mesi per l’imprenditore Antonio Fiorino; un anno e tre mesi per Daniele De Almagro, ex direttore Atm; un anno e 6 mesi per Carmelo Cordaro, Michele Adige, Vincenza Merlino, Stefania Pergolizzi, Sonia Pergolizzi e Teresa Pergolizzi. Due anni e 8 mesi per il costruttore Vincenzo Pergolizzi.
Pena sospesa dal Giudice per Luciano, Fiorino, De Almagro, Cordaro, Adige, Merlino, Stefania, Sonia e Teresa Pergolizzi.
Ci sono state anche altre assoluzioni parziali.
I giudici hanno revocato la confisca del capitale sociale e del compendio aziendale delle società e degli immobili sequestrati, disponendo la restituzione in favore degli aventi diritto, fatta eccezione di beni e immobili fino all’importo di 417mila euro.
Hanno anche revocato, per Ardizzone e la Barrile, l’interdizione perpetua dei pubblici uffici, trasformandola in temporanea, e hanno deciso per entrambi l’interdizione legale per 5 anni, anziché per la durata della pena come deciso in primo grado.
I giudici hanno condannato Emilia Barrile, Marco Ardizzone, Giovanni Luciano, Carmelo Pullia, Antonio Fiorino e Daniele De Almagro al pagamento delle spese processuali in favore delle parti civili per 1.200 euro.
Il difensore di Emilia Barrile, l’avv. Salvatore Silvestro, non è del tutto soddisfatto della sentenza “Certamente andremo in Cassazione”.