di Domenico Mazza* – Nelle ultime settimane ha fatto clamore la ricerca di un gruppo di studiosi di Gesso riguardo le origini messinesi, nello specifico “ibbisote”, della nuova First Lady degli Stati Uniti, Jill Jacobs Biden, moglie del nuovo inquilino della Casa Bianca.
Il documento in possesso dei suddetti studiosi mostra l’arrivo a Ellis Island della famiglia Giacoppo, composta da Angela e i figli Antonino, Natale, Giovanna e Domenico, quest’ultimo infante e, sempre secondo la ricostruzione degli studiosi di Gesso, nonno di Jill Biden. La sintesi di cui i giornali parlano è la seguente: la famiglia sarebbe partita nel 1900 da Napoli alla volta di New York per ricongiungersi al capofamiglia Placido, già emigrato negli Stati Uniti. In seguito, raggiunta l’America, modificarono il proprio cognome in Jacobs per meglio integrarsi e per evitare storpiature. Purtroppo, quanto fatto dagli studiosi, è privo di riscontri e non tiene conto dell’insieme dei documenti storici e dei dati che già circolavano in rete.
L’inizio delle mie ricerche risale ad un paio di mesi fa. Dopo aver notato che gli antenati di Jill avevano cambiato il cognome da Giacoppa in Jacobs, mi balenò in mente l’idea che il vero cognome potesse essere Giacoppo, poi storpiato in arrivo in America o dalla tradizione orale dei loro discendenti, e quindi che potessero essere di origine messinese perché il cognome è molto diffuso in città e provincia.
La ricerca è iniziata verso la fine dell’estate consultando un sito di genealogia americano, il quale mostrava che bisnonni di Jill erano Gaetano Giacoppa, detto Guy o Gitano, e Concetta Squadrito detta Jenny. Per motivi di studio la ricerca si fermò fino alla scorsa settimana quando decisi di riprenderla in seguito alla notizia proveniente da Gesso che però non teneva in considerazione gli stessi criteri logici da me seguiti.
Con assoluta certezza possiamo smentire la ricostruzione che oggi occupa tutti i tg e notiziari italiani e affermare che Placido e Angela con la loro famiglia non sono affatto gli antenati di Jill Biden. I reali bisnonni sono Gaetano Giacoppo, nato il 20 dicembre 1855 a Castanea delle Furie, e la signora Concetta Scaltrito (e non Squadrito), nata a Gesso nel 1865.
Nella ricerca da me effettuata c’era in verità un punto debole, cioè l’assenza dei nominativi di Gaetano e Concetta dal database del sito internet di Ellis Island che raccoglie tutti i dati dei migranti. Però, grazie ad un documento che sono riuscito a recuperare in seguito, ho potuto appurare che i due neosposi emigrarono alla fine degli anni ‘80 dell’Ottocento in America, molto prima della costruzione della stazione per migranti nel 1892.
I dati antecedenti al 1892 sono sparsi e incompleti perché soltanto qualche anno dopo le autorità americane decisero di organizzare il flusso migratorio a New York.
Da cosa si evince questa ricostruzione? Dal censimento del 1905 della contea di Atlantic che per la città di Hammonton indica che il gruppo familiare con a capo Gaetano Jacobs (nato nel gennaio 1856, un errore microscopico sulla data di nascita) è composto dalla moglie Concetta (nata nel gennaio 1866), entrambi in Italia e dai seguenti figli: John (1889), Frank (1895), Domenico (1899) e Josephine (1900) tutti nati nel New Jersey. Infatti, cosa indica il documento? Che Gaetano emigrò negli USA 19 anni prima e mutò il proprio cognome da Giacoppo a Jacobs pochissimo tempo dopo il suo arrivo. Non solo, ma nel documento successivo che ho preso in considerazione, il quale indica il censimento del 1910, nella parte dedicata alla famiglia è palesemente trascritto l’anno di migrazione del capofamiglia Gaetano, 1886.
La ricerca termina con i censimenti di Hamminton del 1930 e 1940, nei quali troviamo Dominic Jacobs, nonno di Jill Biden, sposato e padre di Donald e Barbara. Infatti il Domenico Giacoppo individuato dal gruppo di Gesso è morto bambino, appena giunto negli Stati Uniti.
Questi ultimi documenti ci mostrano che Dominic nacque nel New Jersey e non in Italia, smentendo definitivamente la ricostruzione apparsa in questi giorni nei giornali che vedono un Domenico nato in Italia, figlio di Placido e Angela.
Le ricerche archivistiche e genealogiche sono molto difficili, richiedono tempo e costanza. Io stesso, nella ricostruzione del mio albero genealogico, ho prolungato per mesi i tempi della ricerca perché sul nominativo del mio quadrisavo paterno gravavano decine e decine di omonimi. Soltanto dopo 3 mesi, incrociando un nominativo con altri dati provenienti da altri documenti ho potuto finalmente scoprire chi tra i tanti fosse e quindi continuare il mio viaggio nel tempo.
*Dottorando di Ricerca presso l’Università degli Studi di Messina