“La drammatica situazione dei 18 marittimi dei due pescherecci della marineria mazarese “Antartide” e “Medinea” si fa sempre più complessa e difficile. Sono ormai trascorsi 50 giorni dal sequestro in acque internazionali, considerate unilateralmente zona economica esclusiva dalla Libia dal 2005. Tutti gli sforzi del Governo italiano per giungere alla liberazione dei marittimi (8 mazaresi, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi) e dei pescherecci fin qui non hanno raggiunto alcun risultato. Le famiglie sono angosciate e, seppure con molta compostezza, fanno sentire la loro voce a Roma davanti al Parlamento e nell’aula consiliare a Mazara del Vallo.
Di fronte a una situazione che appare bloccata, Papa Francesco domenica dopo l’Angelus ha invitato a pregare per i nostri uomini, invocando l’intervento divino per vincere le resistenze che impediscono di giungere a un accordo onorevole.
La Chiesa locale di Mazara del Vallo, raccogliendo l’invito del Papa, si riunirà in preghiera venerdì prossimo 23 ottobre, alle ore 21, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, nel quartiere Trasmazzaro, dove abitano diverse famiglie di marittimi”.