DISCARICA DI PORTELLA ARENA: INDAGATI SINDACO, ASSESSORE E DIRIGENTE COMUNALE

 

Palazzo Zanca ancora al centro delle cronache giudiziarie. L’indagine riguarda la salute pubblica e l’incuria in cui versa l’ex discarica di Portella Arena, un sito ormai dismesso ma dove non sono stati eseguiti i necessari interventi di messa in sicurezza. Tre avvisi di garanzia sono stati inviati dal sostituto procuratore Liliana Todaro al sindaco Giuseppe Buzzanca, all’assessore all’Ambiente Elvira Amata ed all’ingegner. Salvatore Saglimbeni, responsabile del procedimento e del dipartimento urbanizzazioni primarie e secondarie del Comune.

Il reato ipotizzato per tutti è quello di abuso d’ufficio.

L’ inchiesta è partita  dopo che diversi cittadini hanno presentato alcuni esposti, segnalando il grave stato di degrado in cui versa l’ex discarica, dove i carabinieri del Noe di Catania hanno eseguito i rilievi, scoprendo una serie di inadempienze.

Una vera e propria bomba ecologica, dove il percolato, quella sostanza liquida altamente tossica originata dai rifiuti,  senza controllo, è scivolato fino a valle inquinando i terreni limitrofi la ex discarica. Una sostanza di non facile smaltimento che deve essere trattata in impianti appositi, secondo  un preciso protocollo previsto dalla legge.

Nel 2009 il Comune, con l’assessore Elvira Amata, fece eseguire indagini di consistenza e stabiloità del materiale, stanziando circa un milione di euro. La messa in sicurezza prevedeva anche la realizzazione nelle adiacenze della ex discarica di una serie di grandi vasche che avrebbero dovuto raccogliere il percolato. Ma tutto rimase sulla carta, e Portella Arena restò una zona “franca” per il conferimento abusivo della spazzatura, senza che nessuno se ne assumesse la responsabilità. Forse oggi è suonata la campana.

foto EDG

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