Dopo una giornata di attesa, giacchè Maometto ci ha messo un bel po’ ad arrivare alla montagna e i rappresentanti dei cittadini, riuniti in seduta consiliare, non hanno ricevuto neppure una visita di cortesia dall’ospite, una delegazione di consiglieri ha scelto di ovviare e così la montagna è andata da Maometto. Di seguito, la nota che nella serata di ieri, la Presidente del civico consesso, Emilia Barrile, ha consegnato a nome dell’Aula al Presidente Crocetta in visita a Messina.
“Nel porgere un saluto di benvenuto, a nome del Consiglio che mi pregio di presiedere e rappresentare, ad un anno dal suo insediamento alla presidenza della Regione, le rappresento la soddisfazione del Consiglio tutto di poterla incontrare. Il Consiglio – che per la maggior parte dei partiti presenti ha contribuito alla sua elezione a presidente della nostra Regione – condividendo il suo programma di sviluppo per la Sicilia, oggi nella sua interezza, coglie l’occasione della sua presenza per manifestarle in maniera unitaria alcune tra le principali e più urgenti problematiche della nostra città. Già da tempo lei si è fatto carico di recepire le istanze che sia il Consiglio che la precedente Amministrazione le avevano evidenziato, per contribuire finanziariamente al risanamento del bilancio comunale, e, a tal fine, lei stesso aveva individuato, come possibile soluzione, un contributo finanziario di 40 milioni di euro, di cui in atto non abbiamo alcun riscontro. Oggi, tutti i capigruppo consiliari e l’intero Consiglio, le chiedono un’ulteriore attenzione verso le problematiche di natura socio-economica, che stanno mettendo in ginocchio in modo irreversibile la nostra città, con preoccupante calo dell’occupazione, soprattutto giovanile. Questa città, da sola, non può risorgere, per questo l’odierna presenza è l’occasione migliore per richiamare la sua attenzione sui principali interventi di cui la città ha estremo bisogno. In particolare – prosegue Barrile – il Consiglio comunale sottopone alla Giunta regionale di governo alcuni punti programmatici su cui chiediamo un urgente intervento finanziario della Regione. a) riavvio del risanamento edilizio della città di Messina, mediante la definitiva scomparsa delle baracche, attraverso un rifinanziamento della legge sul risanamento, che tenga conto anche di nuove tipologie di edilizia residenziale pubblica; b) potenziamento dei trasporti pubblici nell’area dello Stretto, con un intervento della Regione volto a supplire alla carenza della flotta statale; e ciò per incentivare la conurbazione dell’Area dello Stretto; anche al fine di poter assorbire i lavoratori dell’ex Ferrotel, che da tempo attendono risposte concrete dalla Regione; c) particolare attenzione alla tutela del territorio sotto il profilo idrogeologico, completando i lavori di protezione civile nelle zone particolarmente a rischio, salvaguardando tutte quelle famiglie, già duramente colpite dall’alluvione del 2009, che ancora vivono in condizioni di grave disagio; d) rilancio delle strutture di sanità pubblica presenti in città, evitando ulteriori dismissioni o smantellamenti, e rivolgendo una particolare attenzione alle Strutture dell’ex ospedale Margherita, e Piemonte-Papardo, soprattutto per quanto riguarda i servizi di prima assistenza alla cittadinanza, come quello del punto nascite; e) riconsiderazione e valorizzazione del ruolo della sanità privata, che in città svolge un ruolo fondamentale in tema di primaria assistenza territoriale ai cittadini, e che, se non adeguatamente supportata, corre il rischio di creare ulteriore disoccupazione tra gli operatori sanitari; f) valorizzazione dell’area metropolitana della città di Messina in un’ottica di riorganizzazione del sistema degli Enti locali; g) consolidamento del contributo finanziario, così come disposto dalla legge istitutiva 4/95 dell’EAR Teatro di Messina, al fine di riavviare le politiche culturali, comunali e provinciali, dando pari dignità al teatro Vittorio Emanuele rispetto agli altri teatri siciliani; h) destinazione di fondi regionali ed europei per la riqualificazione dell’area Falcata, al fine di farla diventare polo di sviluppo economico; i) valorizzazione dell’ente Fiera, tramite la sua allocazione in un posto più idoneo, per procedere al rilancio dell’attività fieristica, con il contestuale riassorbimento del personale, in atto in forza all’Ente, e privo, da svariati mesi, della legittima retribuzione. Caro Presidente, questi sono solo alcuni dei punti nodali per lo sviluppo della nostra città, tuttavia ci rendiamo conto che questo è il primo di una serie di incontri che, come Consiglio comunale, contiamo di avere con lei, nella consapevolezza di rappresentare l’intera città e con la certezza che le nostre istanze saranno tenute in debita considerazione dalla Giunta di governo – conclude il presidente del Consiglio comunale – conoscendo, tra l’altro, la sua sensibilità e la conoscenza del territorio messinese, che ormai lo considera come suo figlio adottivo”.
Solo un appunto ci sembra doveroso: se fosse vero che Messina considera ormai il Governatore come un figlio adottivo-e non è così, oltretutto in 24ore si è scritto e detto di tutto, anche dentro Palazzo Zanca, compreso un grido di rimpianto di Lombardo, anche da chi non è mai stato politicamente vicino dall’ex Presidente- forse i messinesi, tramite i loro rappresentanti istituzionali, dovrebbero riprendere questo delfino a volte tutt’altro che amorevole e rispettoso nei fatti -le parole sono altra cosa-.
E’ questo che fa un genitore quando il figlio-adottivo e non- sbaglia, non è vero? (EL.U.)