“Abbiamo preferito rimanere in silenzio, nel rispetto del dolore che ha subito la famiglia di Lorenza, e l’intera comunità. Oggi però abbiamo sentito la necessità di scrivere un pensiero alla nostra comunità”, così Anna Spinella si fa portavoce di un comunicato del Comitato “l’Ospedale di Lipari non si tocca”.
“L’ospedale di Lipari va implementato, il personale che vi presta servizio va messo in condizioni di lavorare, e perché questo avvenga, lo stesso personale va supportato e coadiuvato da ulteriore personale professionalmente preparato e numericamente sufficiente, ed anche dai macchinari necessari.
Va bene segnalare le proprie esperienze negative, questo affinché ci si possa sempre migliorare, imparando dai propri errori. Ma non dimentichiamo anche tutte quelle positive. Ci rivolgiamo alla nostra comunità. Come si può andare avanti senza un ospedale, provate ad immaginarlo. In maniera miope e provocatoria sentiamo dire, “mah si, che lo chiudano pure”
Il nostro territorio per la sua caratteristica territoriale ha necessariamente bisogno di un Ospedale che funzioni, e che funzioni bene. È per questo che dobbiamo lottare.
Cerchiamo di non dimenticarlo. Non perdiamo di vista l’obiettivo per la tutela degli interessi collettivi, del Diritto alla salute. Un diritto che da almeno trent’anni è stato progressivamente negato ai cittadini che abitano i territori come il nostro, impedendo alle persone di vivere serenamente, e causando eventi drammatici come la morte di Lorenza.
Un diritto che ci dobbiamo e vogliamo assolutamente riprendere, per evitare che la nostra comunità intera scompaia definitivamente.
A molti farebbe piacere e comodo la chiusura dell’ospedale, la chiusura dei pochi reparti rimasti operativi, la mortificazione del personale che ci lavora. Qualcuno preferirebbe, con alcune azioni mediatiche, scoraggiare chi si sacrifica per l’ospedale in cui lavora. Queste azioni vanno fermate.
La magistratura sta indagando per la morte di Lorenza. Ognuno faccia il proprio ruolo”.