di Palmira Mancuso –
Abbiamo visto tutti un padre straziato chino su quello che resta di suo figlio.
Oggi però vorremmo fare silenzio e ripensare anche a come questa straziante storia sia stata emblematica di quanta responsabilità abbiamo anche noi informazione sul raccontare i fatti. Catturare ogni fotogramma, riprendere ogni dettaglio, la ricerca morbosa di ogni aspetto riguardante questa famiglia: uno “spettacolo del dolore” a cui i media di massa ci hanno ormai abituato, e a poco serve che noi “piccoli” cerchiamo di avere un altro stile.
Ma è giusto lasciare traccia di un sentimento che ci ha attraversato durante questi lunghi sedici giorni tra cronache, speranze e dolore. Una dimensione del dolore che non siamo in grado di raccontare. Valga il commento breve di Enzo Jacopino, già presidente nazionale dell’ Ordine dei Giornalisti, che scrive: “Guardo il filmato che indugia sulla disperazione del papà di Giole e mi vergogno per il giornalismo.”
Ed allora ci rifacciamo alle parole del garante dell’infanzia, Angelo Costantino, che tra tutti i commenti sui social ci pare quello da conservare oltre la cronaca:
“Mamma Viviana e Gioele insieme in cielo; questo ci può e ci deve bastare.
Del resto si occuperanno gli inquirenti.
Al padre, al marito, alla famiglia resterà un dolore intollerabile che merita solo silenzio.
In tanti hanno aiutato, adesso tutti dobbiamo tornare al nostro posto.
Ci vengano risparmiati dettagli del ritrovamento, rilievi tecnici, particolari inutili ad un dolore senza fine; nessuno di noi ha competenza e conoscenza per mettere insieme i pezzi di questo strazio.
Ai tanti volontari, alle Forze dell’Ordine, ai militari, ai Magistrati e alla Prefettura il nostro grazie. Questo è lo Stato che mostra il suo volto umano, che non ci fa sentire soli.
Tuteliamo chi non c’è più evitando di mettere le loro foto; non li conoscevamo ieri non sappiamo chi sono oggi.
Rispettiamo chi è rimasto ed il lavoro dei tecnici senza cercare di saziare la nostra curiosità alla ricerca di scoop inutili.
Questo è il tempo del silenzio.
Gioele è in cielo con la sua amata Mamma, questo fa piangere ma è l’unica consolazione
possibile che deve bastare.
Il mio pensiero per loro e per la famiglia che soffre molto.
Riposate in pace”.