di Michele Bruno – Questo Ferragosto 2020, passerà alla storia, qui a Messina, come il Ferragosto senza falò. Nonostante il divieto di creare fuochi in spiaggia, i messinesi tuttavia si sono radunati al mare, in molti casi, per passare insieme la notte tra il 14 e 15 Agosto. Numerosi sono stati i controlli della Polizia Municipale per assicurare che nulla andasse contro quanto stabilito. In uno di questi, si è verificato un caso che ha fatto scalpore:
Durante il tentativo di identificazione dei responsabili da parte dei vigili, uno di loro avrebbe opposto resistenza e alzato i toni contro gli agenti con minacce ed insulti, scagliandosi contro di loro con spinte e calci, secondo le ricostruzioni della municipale. Il soggetto è stato arrestato e denunciato per oltraggio, resistenza, minacce, rifiuto di generalità, lesioni e disturbo della quiete pubblica. Due degli agenti intervenuti avrebbero riportato lesioni giudicate guaribili in 5 e 10 giorni.
Tuttavia un gruppo di cittadini galatoti ha ritenuto di contestare la ricostruzione ufficiale dei fatti.
“In riferimento a quanto accaduto nella notte tra il 14 e 15 Agosto a Galati Marina in qualità di testimoni oculari – dicono i residenti – ci sentiamo in dovere di far conoscere alla comunità messinese i fatti reali. Quello che è stato definito un falò era una brace in una proprietà privata, la musica c’era, ma il volume non era impostato oltre i limiti consentiti.
I rappresentanti della polizia municipale hanno invaso la proprietà privata a nessun titolo e senza qualificarsi (erano in borghese), diffamando oltretutto i residenti avendo messo in dubbio la legittima proprietà. Tutto ciò ha inevitabilmente agitato gli animi e le autorità, venendo meno alla natura dei loro compiti, principalmente quello di garantire l’ordine, hanno messo in atto una sorta di spedizione punitiva. Gli agenti di polizia hanno, quindi, fatto irruzione, con fare evidentemente alterato, in un’altra proprietà privata, dove la persona denunciata si era ritirata su suggerimento di alcuni di loro, provocandolo ulteriormente.
In merito alle lesioni – chiariscono – è assolutamente impensabile siano state causate dal soggetto in questione poiché lo stesso é intervenuto inveendo contro le autorità solo verbalmente senza mai entrare fisicamente in contatto con nessuno di loro, ritrovandosi improvvisamente circondato e bloccato con fare aggressivo dalla folta squadra della polizia municipale.
Siamo stanchi di questo clima di terrore e del mancato rispetto della privacy, dei diritti dell’uomo e della libertà di noi singoli cittadini che dovremmo essere tutelati e non trattati come degli animali da addomesticare a piacimento di qualcuno”.