QUESTIONE RIFIUTI: CONFERIMENTO A MOTTA SANT’ANASTASIA, LA DISCARICA CHE NON PIACE AGLI AMBIENTALISTI CATANESI

Dopo lo stop dei cancelli della discarca di Mazzarrà Sant’Andrea, il Comune di Messina ha “cambiato rotta”, siglando l’affidamento diretto a Messinambiente, e chiudendo l’accordo con la società Oikos che gestisce la discarica.

La soluzione trovata dall’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua con il commissario di Messinaambiente, Armando Di Maria, ha evitato l’emergenza rifiuti incombente, consentendo la ripresa della raccolta già stasera, con il benestare dell’Assessore regionale Marco Lupo che ieri sera ha firmato l’autorizzazione che consente a Messina di scaricare fuori dalla sua provincia fino al 31 dicembre.

Intanto oggi si è insediato il commissario regionale Ettore Ragusa, che  fino al 15 gennaio, in attesa delle nuove SRR, è chiamato a gestire il settore verso la liquidazione degli Ato.

La “nuova” discarica di Motta Sant’Anastasia divide l’umido e di fatto avvia una prima fase di separazione dei rifiuti. “Una volta conferiti – spiega la Oikos – vengono obbligatoriamente pretrattati e selezionati attraverso idoneo impianto già presente e attivo. Soltanto la frazione secca così selezionata potrà successivamente essere abbancata nella nuova discarica di “Valanghe d’Inverno”, mentre quella umida, ovvero quella putrescibile, verrà a sua volta sottoposta ad ulteriore processo di trattamento per l’ottenimento di una frazione “inertizzata” e quindi idonea all’abbancamento in discarica”.

Scaricare nel sito della provincia di Catania costerà circa il 15% in più rispetto a quanto previsto dal precedente contratto con TirrenoAmbiente, ma, secondo lo stesso assessore, il trattamento dell’umido farà risparmiare circa il 30% rispetto al peso totale dei rifiuti scaricati.

L’assessore ha anche annunciato che il prossimo 7 ottobre inizierà la raccolta differenziata.

Ma non è tutto oro quel che luccica. In tema di “rispetto dell’ambiente” la discarica è stata al centro di diverse iniziative di cittadini e associazioni che ne chiedono a tuttoggi la chiusura, poiché sorge a ridosso tra i due centri abitati di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia,  e segna un territorio, da quaranta anni, con la sua eterna provvisorietà, crolli, chiusure, conflitti d’interesse. Insomma, per una volta, l’assessore ambientalista si trova “dall’altro lato”. 

I rappresentanti dei comitati ‘No Discarica’ di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, infatti, sono contrari all’ampliamento della discarica nell’attigua contrada di Valanghe D’Inverno e aspettano i risultati della Commissione e le decisioni, ma intanto continuano a chiedere la chiusura e bonifica definitiva della discarica di Tiritì, l’annullamento e la revoca dell’ampliamento di Valanghe D’Inverno, la previsione, nel Piano Regionale per la gestione dei rifiuti in Sicilia, di una discarica localizzata in un altro sito distante dai centri abitati, adeguata per portata alle nuove direttive che muovono verso rifiuti zero.

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