Sarà finanziato uno studio per valutare le opzioni di collegamento stabile dopo lo sblocco della Salerno-Reggio Calabria veloce e l’accelerazione della Catania-Messina-Palermo. E’ quanto è emerso alla fine del Consiglio dei ministri notturno che ha esaminato il decreto legge semplificazioni e l’allegato Infrastrutture al Def contenente il piano delle opere prioritarie del governo.
Il governo Conte – con il premier e con la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli – si è intestato il progetto del completamento dell’Alta velocità di rete-Avr (reintitolato #italiaveloce) con l’avvio del progetto della linea ferroviaria veloce Salerno-Reggio Calabria e l’accelerazione del progetto della Catania-Messina-Palermo, e quindi era ineludibile che si sciogliesse anche l’ultimo nodo restante sulla rete, quello del collegamento stabile, ferroviario e autostradale, fra Calabria e Sicilia sul Ponte dello Stretto.
Nelle prossime ore il premier e la ministra dovrebbero dare l’annuncio della decisione di procedere con un nuovo progetto di fattibilità tecnico-economica (e anche ambientale) che metta a confronto le diverse opzioni possibili per l’attraversamento dello Stretto: ci sarà inevitabilmente il vecchio progetto del ponte a campata unica della società Stretto di Messina, per cui è ancora in corso un contenzioso con il general contractor Eurolink; ci sarà quasi certamente un nuovo progetto di ponte a più campate; rispunterà anche l’ipotesi del tunnel o dei tunnel subalvei.