La notizia del giorno è, udite udite, che Accorinti è un maleducato. È vero che, come si suol dire, “la politica non trova pace”, ma nel week end le si preferisce il gossip. E questa è la categoria entro la quale rientra la news battuta dall’agenzia Ansa e ripresa da giornali e socialaddicted. Il fatto eclatante si sarebbe verificato in quel di Salina, ove il sindaco si sarebbe recato appena lo scorso fine settimana (non era in vacanza, per la cronaca! Visto che si parla di “farsi gli affari degli altri”…i suoi nella fattispecie, diciamola tutta.)
Ebbene lo scostumatissimo primo cittadino avrebbe, in quell’occasione, smarrito il marsupio contenente portafogli e fotocamera. Attenzione perchè i fatti qui si snodano su più fronti.
Un passante, rinvenuto l’oggetto smarrito, avrebbe provveduto a restituirlo al legittimo proprietario. Teoricamente questa dovrebbe essere la norma, oltretutto. Nel frattempo, però, sarebbe anche riuscito a trovare il tempo, aperto il borsello, di controllare – com’è ovvio – il suo contenuto per capire dai documenti a chi appartenesse e, già che c’era, ha contato anche le banconote presenti al suo interno. E sapete cos’ha scoperto il signore in questione? Che quel “farabutto” (epiteto utilizzato su facebook a corredo di una delle decine di condivisioni avute dalla notizia) di Accorinti aveva addirittura 1.200,00 euro in contanti! Su, su, indigniamoci tutti. Quella somma è chiaramente dimostrazione di come anche lui si sia dato alle ruberie e al “magna magna”, tanto caro all’italica cultura politica. Tornando seri: ok, d’accordo, 1.200,00 euro non sono pochini, in contanti, nel portafogli di un italiano, oggi più che mai, ma scendere nel dettaglio del perchè e del per come li avesse non rientra nelle logiche del buongusto anche perchè non c’è ragione per cui debba interessarci. Tanto più che ci sembra complicato credere li volesse usare per corrompere un venditore di cucunci o Gino Strada. (E sempre con tono serio ci si consenta una critica: la notizia che avrebbe dovuto essere pompata, dall’ufficio stampa del sindaco in primis, avrebbe dovuto essere proprio quella dell’incontro con il “papà” di Emergency. Invece stiamo qui a ciarlare di portafogli!)
Nel turbinio di sterili polemiche su stipendi percepiti e non, che, in queste settimane, sono rimbalzati dal web addirittura all’Aula consiliare (che, ci permettiamo di far notare, potrebbe e dovrebbe occuparsi di altro rispetto allo spettegolare), anche questo fa inevitabilmente brodo.
Ma all’Ansa che frega? Niente! Infatti ciò che l’agenzia batte è il commento che il cittadino napoletano, non un uomo qualunque ma niente di meno che il noto attore Carmine Maringola – come chi? L’interprete del famosissimo film “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante – anzi Emmma, come riporta l’agency. Diamo anche noi tutte le info per rientrare nel circuito di rimbalzo della promozione della pellicola, che sembra l’obiettivo reale. Suddetto artista scrive indignato sulla sua pagina facebook, riportando i dettagli dell’accaduto e sottolineando che, all’atto della restituzione del borsello, non solo non avrebbe ricevuto alcun ringraziamento, ma si sarebbe addirittura sentito dare del ladro da una signorina che accompagnava il sindaco messinese (poniamo in grassetto “signorina” perchè fa gossip e questa è l’altra ratio dell’interessantissima -?- news).
Ecco il topic presente sul wall dell’artista campano: “oggi pomeriggio a Salina ho trovato un marsupio con dentro una macchina fotografica Canon ed un portafogli con 1.200 euro (10 biglietti da 100 e 10 biglietti da 20), l’ho restituito al proprietario, un uomo in pigiama, la donna che l’accompagnava anziché ringraziarmi mi ha accusato di furto, poi una volta aperto il marsupio constatando che non mancava niente è andata via con il pigiamato proprietario dei 1.200 euro. Nessuno mi ha ringraziato. La sera ho visto sul palco del Salina DocuFest l’uomo in pigiama ed ho scoperto che è il sindaco di Messina Renato Accorinti e mi sono chiesto perché non mi ha ringraziato e sopratutto perché va in giro in pigiama con 1.200 euro in contanti”. (Complimenti per la precisione con cui descrive i fatti minuziosamente, compreso il taglio delle banconote. Sembra un mix tra una relazione di denuncia ai Carabinieri e un resoconto del bancomat!).
Risposta di Accorinti riportata dall’Ansa: “chi era con me non ha insultato nessuno. Lui ha scritto che ero in pigiama: io non giudico la gente da come si veste”.
Avremmo potuto, a questo punto, chiamare l’ospite di Zanca e chiedere ulteriori approfondimenti circa la vicenda ma la realtà sapete qual è? Che nel giornalismo come nella vita sarebbe opportuno dare spazio solo a ciò che merita d’esser sottolineato e lasciare da parte tutto il resto. Siamo certi che un tema di siffatto interesse verrà ripreso anche nelle sedi meno opportune (non ci stupiremmo se al consiglio di martedì prossimo “qualcuno” si alzasse in piedi e menzionasse la cosa) ma, francamente, non siamo -da cittadini – tutti troppo stanchi di notare come certe uscite siano usate per distogliere l’attenzione dai fatti davvero importanti? Criticare è cosa buona e giusta e serve oggi più che mai alla città, ma si muovano appunti all’operato degli individui, accantonando i fatti che rientrano nella sfera dell’amatissimo “cuttigghio” (lo si chiami anche in altro modo che fa più glamour, ma sempre cuttigghio è).
Tanto per dare a Cesare quel che è di Cesare, riportiamo anche un secondo topic dell’attore, pubblicato in bacheca il 24 settembre (il day after): “cari amici il post che ho scritto ieri sulla strana vicenda che mi è accaduta a Salina ha sollevato un polverone. vi ho raccontato una storia che mi aveva colpito, una storiella di irriconoscenza, ebbene per tutta la giornata sono stato offeso da strani figuri messinesi. mi hanno contattato politici e giornalisti ai quali non ho neanche risposto.
io dico: non si può fare politica con questo, la politica è una cosa seria.
chiariamo una cosa: anch’io penso che ognuno può vestirsi come vuole con pantaloni che sembrano un pigiama e girare con quanti soldi gli pare.
il mio sfogo personale, sulla mia personale pagina FB, era solo legato a come due persone hanno reagito al mio gesto di onesto cittadino, accusandomi, per un momento, di essere un ladro mentre gli restituivo soldi (1200 euro) e macchina fotografica che avevano smarrito e al fatto per pur avendoli rincontrati varie volte durante la giornata non mi hanno mai ringraziato. la politica non c’entra niente. non so niente della situazione politica di Messina. non conosco il sindaco di Messina, non ho idea di quello che stà facendo, non è un mio nemico, non ho il tempo di occuparmene. fine della trasmissione”.
Adesso però sorge un dubbio atavico: la notizia in che sezione andrà inserita?
Escludendo MusicLife e Sport, cara Direttrice, mi rivolgo direttamente a Te, conviene mica creare una categoria a parte dedicata al Pettegolezzo? Oppure sarebbe più corretto porla nello spazio dedicato agli Spettacoli (di fatto è una campagna promozionale per un film del quale avrebbero parlato solo pochi eletti amanti delle pellicole indipendenti, verosimilmente).
No, nel corner della Politica non si può davvero. Al massimo potremmo pensare ad una nuova rubrica Fashion&style, perchè, diciamocelo: “Accorinti, vabbè che sei un alternativo e ti perdoniamo anche il rifiuto della giacca-anche perchè ti sei insediato a giugno e da allora la colonnina di mercurio non è mai andata sotto i 30°- ma il marsupio? Quello non si può proprio tollerare nel 2013!” (ELEONORA URZì)