Una circolare (clicca qui) a firma del capo della Protezione civile regionale, Calogero Foti, chiarisce, secondo il Governo regionale, che “contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa”, il riferimento ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza previsto nell’ordinanza n. 25 del presidente della Regione (puoi trovarla qui), secondo cui “è consentita l’attività a decorrere dal 22 giugno 2020, previo decreto attuativo dell’assessore regionale della Famiglia e delle politiche sociali, d’intesa con l’assessore regionale per la Salute, da emanarsi entro il 21 giugno 2020 la cui riapertura è posticipata a giorno 25 giugno”, non riguarda i cosiddetti centri estivi, ossia luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative.
Tranquillizzano dunque che tale richiamo della normativa nazionale è già contenuto nell’ordinanza, sicché “appare del tutto infondato il timore rappresentato da alcuni operatori di settore”.
“Si aggiunga, inoltre – concludono – che la Sicilia ha deciso di anticipare anche l’apertura degli altri servizi al 22 giugno, mentre a livello centrale non è prevista”.