Sono tanti i commenti positivi sulla didattica a distanza, ma funziona davvero così bene come dicono?
La risposta è negativa, ancora molte le lamentele da parte di studenti e professori.
La didattica a distanza sicuramente è un’ottima soluzione (se non l’unica in questo momento) se organizzata nel modo giusto, ma nessuno, né studenti, né insegnanti, né tanto meno le scuole erano preparate ad un avvenimento del genere.
Fino ad adesso non si era mai pensato di dover affrontare delle lezioni in aule virtuali.
La didattica a distanza presenta vari problemi logistici : disturbi di connessione da parte di docenti e studenti, mal funzionamento delle applicazioni adibite alle video lezioni, risulta difficile l’apprendimento delle varie discipline causa le spiegazioni difficili da seguire, professori che hanno moltiplicato i compiti da svolgere.
Inoltre molti studenti, non sono stati in grado di far fronte alla situazione perché privi di dispositivi elettronici adeguati.
Rispetto a questo, poniamo l’esempio di tutte quelle scuole che hanno mandato la circolare dei dispositivi in comodato d’uso alla fine di maggio, impedendo così, tempisticamente e didatticamente parlando, il recupero delle lezioni per i ragazzi meno abbienti.
Fino ad ora studenti e docenti sono rimasti in sospeso, privi di qualunque informazione certa.
Questi mesi di lezioni online sono stati perseguiti
con mutamenti improvvisi, spesso poco meditati.
Si sente sempre di più la necessità di disporre di sicurezze e garanzie.
Stare col fiato sospeso, in attesa di qualche notizia definitiva non può più essere un’opzione da considerare.
C’è bisogno di sicurezze sulla didattica, sul programma, sugli esami (di qualunque tipo e natura), di delucidazioni e garanzie per Settembre in quanto, è possibile che proseguiranno queste lezioni a distanza.
È giusto che si abbiano direttive univoche e coerenti, in modo da potersi organizzare con lo studio, tenendo conto di quanto questo sia fondamentale nella vita di ogni ragazzo.