Aria di crisi a Palazzo dei Normanni, dove il Partito Democratico e il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta sono ormai ai ferri corti. Il partito di Lupo non ha gradito il no al rimpasto della giunta chiesto nei giorni scorsi, e nel corso della direzione regionale, tenutasi questo pomeriggio a Palermo, il segretario regionale democratico è stato chiaro: “Prendiamo atto che il presidente della Regione ad avere preso le distanze dal Pd, e questo ci dispiace molto”. Nonostante le richieste di un rimpasto di governo con l’inserimento di rappresentati politici, il governatore ha infatti rifiutato questa ipotesi rispedendola al mittente, e logorando definitivamente i rapporti.
“In questi mesi lo abbiamo sostenuto con forza e anche in settimana abbiamo proposto un rafforzamento della giunta per aiutarlo a governare meglio la Sicilia che ha tante esigenze. Ma questo è stato inteso come una volontà di commissariare il governo. Ovviamente la presa di distanza del governatore dal Pd peserà nei rapporti tra partito e governo nei prossimi mesi”.
Lupo ha sottolineato come a logorare i rapporti tra forze di governo e rappresentanza parlamentare, sia stata la mancanza di dialogo e di confronto riguardo temi fondamentali come la riforma delle aree metropolitane, o quella delle province. “C’è stata l’esclusione del Pd da alcune scelte di governo fondamentali – ha detto Lupo -, commettendo errori che a volte siamo riusciti a correggere in extremis. Questo non è il nostro modo di governare, di intendere il rapporto tra governo e forze parlamentari. Non risponde al modo d’essere del Pd assumere decisioni di questa importanza senza cercare un minimo di partecipazione da parte delle amministrazioni comunali o l’Anci”.
Il segretario ha anche annunciato che il partito non parteciperà al vertice di maggioranza previsto per mercoledì prossimo.
“Nessuno può pensare di rappresentare il Pd in giunta dopo quello che è successo”. Ha dichiarato il deputato Pd Antonello Cracolici arrivando alla direzione regionale del partito “Crocetta dichiara che puo’ prescindere dal Pd e dalla sua maggioranza. Dopo quello che e’ avvenuto, nessuno puo’ pensare di rappresentare il Pd nella giunta. Quindi ognuno si adeguera’.”
Uno degli assessori in bilico, Mariella Lo Bello, intanto, ha dichiarato alla direzione: “Sono stata donna della Cgil e donna del Pd. Per questo, rispetterò la decisione del mio partito. Non condivido però la relazione del segretario Lupo. Questo governo forse ha commesso qualche errore. È andato un po’ a zig zag, magari, anche per l’inesperienza di noi assessori. Ma è cambiata la Sicilia? Il Pd ha scelto di ristrutturare la Sicilia e in questi casi bisogna buttare giù ciò che non funziona. Una di queste cose è il settore della Formazione. Inaccettabile il fatto che qualcuno abbia pensato che su questo governo si potesse ironizzare. Certo, c’è stato forse qualche difetto di comunicazione. Ma questo non è il tempo delle divisioni. È il tempo dell’unità. Chiedo al partito la fiducia necessaria. Se si perde un’occasione del genere, non è Mariella Lo Bello a perdere, ma rischiamo di perdere tutti, perché la gente interpreterebbe tutto come una guerra di poltrone”.