Non è un mistero che i governi, di ogni colore, negli anni hanno tentato in tutti i modi di “spezzare” la continuità territoriale nello Stretto di Messina. Il timore fondato era che il Covid-19 fosse l’alibi perfetto per raggiungere tale l’obiettivo. In data 12 maggio 2020, in seguito all’annunciata ripartenza con la Fase 2, il fronte sindacale unitario della Sicilia ha rivendicato il totale ripristino degli intercity, rivolgendosi ai vertici del Governo Regionale e di Trenitalia, ma dopo il lockdown solo due intercity giorno hanno garantito il collegamento fra l’isola e il Continente.
“L’assenza dei treni notte lasciava presagire il tentativo di definitiva eliminazione del servizio, pertanto i livelli nazionali dell’ORSA –dichiara il Segretario Generale Mariano Massaro- sono ripetutamente intervenuti presso il Governo nazionale e i vertici di Ferrovie, reclamando il totale ripristino dello status quo ante. In data odierna Trenitalia ha inviato alle Organizzazioni Sindacali un’informativa sulla programmazione degli intercity ove, nel servizio CityNigth, dal prossimo 14 giugno, sono compresi: l’intercity notte Milano/Palermo-Siracusa e due intercity notte Roma/Palermo-Siracusa. In buona sostanza torna tutto come prima dell’emergenza sanitaria, con le dovute precauzione in prevenzione del contagio da COVID-19″.
“E’ una buona notizia-continua Massaro– ma non risolve l’annoso problema dell’Italia Ferroviaria a due velocità, ove la Sicilia è pesantemente penalizzata. Il servizio universale a lunga percorrenza non è da mettere in discussione, va solo potenziato, garantisce un diritto costituzionale ed è un’offerta irrinunciabile rivolta al ceto popolare che non può permettersi i costi dell’alta velocità. L’arrivo di Italo e della Freccia Rossa a Reggio Calabria e Villa San Giovanni è un passo importante che va supportato con il potenziamento del traghettamento veloce di Blu Jet nello Stretto di Messina ma non può sostituire il servizio a lunga percorrenza garantito dagli intercity e dalle navi ferroviarie. Sono entrambi servizi essenziali ma uno non esclude l’altro anche per una questione di costi. Alta velocità e continuità territoriale con gli intercity, “ Noi Vogliamo Tutto” . Conclude Massaro, rispolverando lo slogan della mobilitazione popolare “il ferry botte non si tocca” che nel 2015 scongiurò l’eliminazione del servizio ferroviario a lunga percorrenza.