L’Università di Messina ha ricevuto 500 mascherine protettive dall’Ambasciata del Vietnam in Italia a motivo di ringraziamento per il “supporto e la preziosa assistenza offerta agli studenti vietnamiti rimasti in città a causa della pandemia del coronavirus”.
“E’ molto bello – ha dichiarato il Rettore prof. Salvatore Cuzzocrea– quanto ha scritto l’Ambasciata vietnamita ma da quando è iniziata l’emergenza Covid 19, ma anche prima e continueremo dopo,per gli studenti fuorisede italiani e stranieri che frequentano il nostro Ateneo, il sostegno non è mai mancato. Abbiamo sempre ribadito che tutti gli studenti di ogni nazionalità o colore è per noi un figlio che curiamo al massimo delle nostre possibilità”.
Le mascherine sono state fatte recapitare direttamente dall’Ambasciatore vietnamita in Italia, Nguyen Thi Bich Hue, il quale, nella lettera indirizzata al prof. Antonino Germanà (Prorettore all’Internazionalizzazione ed Horizon 2020), ha espresso la sua felicità per aver appreso dell’ottimo stato di salute dei suoi connazionali che studiano presso l’Ateneo peloritano: “Sono felice che stiano bene – ha detto – e terrò sempre a mente la possibilità di poter far visita all’Università di Messina ed esaltare la nostra cooperazione in materia di formazione ed istruzione”.
“I nostri alloggi per studenti – ha commentato il prof. Germanà – sono rimasti sempre aperti e, con la collaborazione dell’Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario (ERSU), abbiamo attivato un servizio di consegna pasti per consentire a tutti gli studenti di rimanere all’interno delle rispettive stanze, evitando di recarsi alla mensa studentesca. L’Ateneo, contestualmente, sostiene tutti i costi del servizio”.
Già nel mese di marzo l’ERSU, per contribuire in pieno spirito di collaborazione alle operazioni di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria da COVID-19, aveva accolto la richiesta dell’Università messinese per consentire la fornitura in favore degli studenti non destinatari di borsa di studio alloggiati presso la residenza del Polo Papardo.