Un augurio a tutti i fedeli musulmani che vivono in terra di Sicilia “di trascorrere giorni di serenità spirituale e di fraternità gioiosa nella preghiera e nel digiuno per concorrere alla costruzione di relazioni pacifiche tra tutti gli uomini di buona volontà”. Lo rivolge mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e delegato Cesi per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, in un messaggio in occasione dell’inizio del Ramadan, “tempo dedicato alla preghiera, al digiuno e alla condivisione”.
Evidenziando “l’intensità spirituale di questi giorni” che “consentirà di rafforzare il rapporto con Dio, favorito dalla purificazione del cuore”, mons. Mogavero sottolinea che “significativa coincidenza cronologica che quest’anno vede a distanza ravvicinata la celebrazione della Pasqua dei cristiani, della Pesah dei fratelli ebrei e il vostro Ramadan. Le tre feste infatti – scrive il vescovo – rappresentano il momento centrale delle rispettive esperienze religiose, nella gioia condivisa, nella rafforzata comunione di fede, nel rinnovamento spirituale della vita attraverso opere giuste”.
Nel messaggio si parla anche del coronavirus e della sofferenza aggiuntiva, data dall’ “isolamento a cui siamo costretti e la sospensione di ogni assemblea cultuale ci privano della dimensione comunitaria e comunionale delle nostre religioni. Le chiese, le moschee, le sinagoghe sono chiuse; le celebrazioni liturgiche, le preghiere rituali e le altre opere e pratiche devozionali sono vietate. Rischiamo l’aridità spirituale e l’affievolimento del vincolo d’amore fraterno. Ci conforta tanto – aggiunge mons. Mogavero – la carità solidale che sta caratterizzando i seguaci delle tre fedi”. Il riferimento è all’apprezzato “progetto di una ‘universalità della Zakat (elemosina rituale)’ in occasione del Ramadan, proposta dal Principe Hassan di Giordania e sottoscritta dalle principali istituzioni internazionali del mondo islamico e anche da qualificati esponenti islamici del nostro Paese”.