di Michele Bruno – Oggi alla diretta consueta delle 18:45 il Sindaco, con gli assessori Calafiore e Minutoli ha fatto il punto sulla Messina Family Card e sui contagi in città. Inoltre il Sindaco ha fatto qualche critica all’Onorevole regionale M5S Antonio De Luca, pur ringraziandolo per avergli dato ragione.
Secondo il Sindaco, le domande validate, al netto di quelle annullate, per la card, “sono 7783; 2005 quelle annullate“, molte delle quali ieri, anche perché, dice De Luca “da ieri sono stati inviati i 600 euro erogati da Inps, previsti dal Governo”. Quelle valide rappresentano “il 7,82% totale dei nuclei familiari residenti”.
“Le richieste per le fasce A e B sono state 5792 e per la C 1991 – sostiene il Sindaco- ed al momento 2.707.000 euro sono stati erogati. La lettera C si sbloccherà la prossima settimana a seguito dei controlli incrociati con Inps, per questo non è utilizzabile il buono per i richiedenti in questa fascia, tuttavia – chiarisce – potete usufruire dell’aiuto alimentare della Messina Social City” cioè la busta della spesa.
L’Assessore Calafiore ha tenuto a precisare che “I criteri – fasce A,B,C – che noi abbiamo previsto sono quelli che ci ha imposto la Regione. Non sono stati stabiliti da noi. Comunque ho chiesto dei chiarimenti per quanto riguarda eccezioni, ma la norma regionale non fa venire dubbi”.
il Primo cittadino spiega che “la card non è cedibile ad altri. Chi non ha speso però l’importo della settimana può utilizzarlo dopo. Calafiore ha detto “Oggi c’è stata una presenza più consistente nelle circoscrizioni (leggi l’articolo), 480 circa gli utenti che hanno chiesto aiuto o fatto la domanda nei quartieri – e aggiunge che – Palazzo Satellite domani sarà aperto per affiancare la sede della III Circoscrizione, dove si sono verificate le domande più consistenti”.
Calafiore ammonisce i commercianti ” Noi escludiamo dai beni acquistabili con la card soltanto alcolici e cosmetici. Voi quindi siete tenuti a non fare nessuna eccezione a danno degli utenti, altrimenti annulleremo la convenzione!” Sono comunque attive le linee telefoniche (clicca) per informazioni e aiuti.
NOI CI SIAMO SEMPRE E COMUNQUE!
Publiée par De Luca Sindaco di Messina sur Jeudi 16 avril 2020
Riguardo alla Legge di stabilità regionale e i fondi stanziati De Luca ha avuto da ridire sul Presidente della Regione “il 28 marzo Musumeci ha annunciato che avrebbe inviato 100 milioni ai Comuni. con la delibera di Giunta 124 venivano individuate le risorse. 30 milioni di euro sono stati presi dal Fondo Sociale Europeo, 70 milioni dal POC. Ad oggi sono disponibili solo i primi, sono stati accreditati in questi giorni e ancora stiamo a discutere della parte burocratica. Insomma non sono arrivati. Quantomeno 1 600 000 euro del Governo sono arrivati. I 4 700 000 previsti dalla Regione no. Nell’Art. 7, comma 2, della Finanziaria che si approverà domani o forse dopodomani sono menzionati i 70 milioni del POC, che se va bene saranno trasferiti il 10 Maggio.
Massimiliano Minutoli ha fatto, come sempre, il punto sui contagi 370 positivi (+ 4), 133 ricoveri, 48 guariti, 38 decessi (+ 1). Qui il Report completo in Sicilia e a Messina.
Ringrazia poi “la Protezione Civile e il Movimento Terra, con la ditta che se ne è occupata, per la pulizia e sistemazione dei torrenti, in particolare il Torrente Zafferia, oggetto di un intervento in Contrada Fornace e Monalla, che si attendevano da diverso tempo”.
Per quanto riguarda la situazione sullo Stretto di Messina il Sindaco ha detto che la richiesta al Presidente della Regione di “introdurre due nuove corse, una la mattina e una il pomeriggio, è stata respinta. Ci sono foto sulle mia pagina con navi piene. Il Sindaco ha criticato allora il deputato regionale Antonio De Luca il quale, “ha ammesso che non avevo tutti i torti – ha detto il Primo cittadino – e ha detto che Musumeci avrebbe potuto recepire la norma sulla Banca dati, ma non si spiega come mai io non abbia chiesto prima a Musumeci stesso di recepirla, e ha forse omesso di dire che non può darmi totalmente ragione, altrimenti i suoi colleghi M5S se lo sarebbero divorato – quindi conclude – Noi abbiamo chiesto più volte un’ordinanza regionale ma non è successo nulla”.