Per una città’ più pulita e vivibile, presentate nel Salone delle Bandiere le linee guida della nuova gestione dei rifiuti a Messina, in un incontro organizzato sabato 7 settembre dall’Assessore all’ambiente Daniele Ialacqua, con la partecipazione attiva del Professore Beniamino Ginatempo e l’intervento di comuni cittadini che hanno scelto di avanzare proposte concrete.
Invitate a partecipare le associazioni ambientaliste, animaliste, di categoria e tutti i cittadini, l’amministrazione si è dimostrata aperta ad accogliere eventuali ulteriori idee. L’Assessore Ialacqua stesso ha messo a disposizione il proprio indirizzo di posta elettronica ([email protected]) per consentire a chiunque volesse di avanzare proposte concrete inerenti la soluzione del problema rifiuti. Da qualche tempo si discute di raccolta differenziata e servizio domiciliare porta a porta che, secondo il calendario della nuova giunta, partiranno entro la fine di settembre in alcune zone a nord e a sud della città.
Se le casse comunali non consentono un estensione capillare immediata del progetto, la richiesta e ancora quella della collaborazione. “La tredicesima città in Italia non può continuare a vivere con il timore che la discarica possa essere chiusa” commenta Ialacqua sull’annuncio della possibile dismissione della discarica di Tirrenoambiente, prevista per i prossimi giorni. “Bisogna assolutamente puntare alla raccolta differenziata, asse strategico della raccolta rifiuti di una città”.
Attualmente sono circa 300 mila le tonnellate di rifiuti solidi urbani che Messina destina alla discarica per un totale di 43 milioni 800mila euro che i cittadini stessi dovranno coprire mediante la Tares, Tassa Rifiuti e Servizi. La differenziata non è più questione di scelta, si impone oggi come un obbligo.
In Italia viene gettato in discarica il 44% dei rifiuti, a Messina il 93%. Ma in condizioni normali la discarica costituirebbe solo lo step finale del ciclo dei rifiuti. Ottimizzare le risorse significherebbe, quindi, avviare un programma di riciclaggio dei materiali che la giunta Accorinti ha già programmato ed intende avviare a fine mese. Partire da subito in modo deciso darebbe la possibilità di raggiungere in breve tempo il traguardo tanto agognato dall’attuale amministrazione del 30% di raccolta differenziata (contro l’attuale 7%).
Il settore rifiuti non incide solo sul decoro della città, ma anche sulle tasche dei cittadini. Eppure Messina dispone già di cinque isole ecologiche generiche più due per rifiuti elettrici ed elettronici. Di fronte all’emergenza di un momento economicamente contingente, il primo mezzo da utilizzare per perseguire gli obiettivi a breve termine sarà quello di ottimizzare le risorse che il territorio offre già.
Ad intervenire con cognizione di causa, il Professore Beniamino Ginatempo che evidenzia come il 40% dei rifiuti che produciamo sia dato dai soli imballaggi degli oggetti che acquistiamo. “Se si riuscisse a riciclare, recupereremmo molti di questi materiali senza saccheggiare la natura. I cittadini vanno educati, incentivati e convinti”. Educare alla differenziata, ma anche ad un uso più consapevole degli oggetti. Sostituire, ad esempio, la plastica con i tradizionali suppellettili da cucina o partecipare ai nuovi progetti di compostaggio collettivo, il primo dei quali partito nel marzo 2013 ad opera della promotrice Jessica Pellano, Canadese trasferitasi in città qualche tempo prima. La raccolta collettiva per il compostaggio è attualmente attiva presso Villa Mazzini. A beneficiarne sono già una ventina di famiglie.
Non dubita del successo futuro della città il Sindaco Accorinti che nel discorso accorato non smette di ricordare “se non ora quando, se non noi chi”. La repressione è necessaria, ma è la parte educativa che cambia il mondo. L’auspicio in tal senso e quello di avviare un progetto educativo che coinvolga le scuole. “La citta ha fame di cambiare la vita di questa comunità spesso mortificata- continua Accorinti- cittadino è quello che ha l’amore per sé stesso e per la collettività. Arriveremo, su questo non c’è dubbio”.
Chi fosse interessato a partecipare gratuitamente al progetto di compostaggio collettivo, attualmente attivo presso Villa Mazzini, potrà contattare Alessandra Passini all’indirizzo [email protected], oppure collegarsi alla pagina facebook del progetto “Compostaggio Collettivo Messina”. A chi fosse interessato ad un programma privato di compostaggio si ricorda che le compostiere sono fornite in comodato d’uso gratuito dall’Ato3. (LAURA MANTI)