Mancano ormai due giorni all’insidiosa sfida contro il Tuttocuoio, “simpatica” formazione per la quale l’Acr dovrà affrontare la trasferta più lunga del campionato, ma già partita chiave in un certo senso, per dare delle risposte (seppur iniziali) e lanciare importanti segnali alle dirette concorrenti in campionato, dopo un pareggio tutto sommato soddisfacente, ma che sta stretto, alla prima di campionato. Curiosa la storia piuttosto recente della società toscana: fondata nel 1957, la sua denominazione venne scelta in omaggio all’attività più fiorente del paese di riferimento,” Ponte a Egola”, frazione del comune di San Miniato in provincia di Pisa. La scorsa stagione, grazie ad un vero e proprio atto d’amore della piccola tifoseria locale, la squadra riesce ad iscriversi al campionato, superando una crisi che ne avrebbe compromesso il cammino e centra la “storica” promozione in seconda divisione, entrando di diritto per la primissima volta nel calcio professionistico.
In vista della sfida di domenica al Libero Masini, con calcio d’inizio anticipato alle 14.30, Catalano potrà contare su tutti i suoi uomini, tranne De Bode e Maiorano, indisponibili per infortunio. Confortanti indicazioni sono poi arrivate dal test amichevole giocato ieri al Bacigalupo contro il Taormina, in cui sono andati a segno, oltre ai soliti Chiaria e Corona, anche i nuovi arrivati Lasagna e Gherardi. Probabile per quest’ultimo un impiego da titolare già dalla sfida con i nero-verdi.
Intanto, intervistato in settimanada Sicilpress24, Lo Monaco è tornato a parlare della questione “pubblico” al San Filippo, ribadendo il suo scontento per la scarsa fiducia della piazza, ma garantendo il massimo impegno e apporto al progetto che vuole portare il Messina più in alto possibile: “Quando ho preso questa squadra, l’ho fatto col cuore, un atto di amore a tutti gli effetti. La gente mi aveva spinto per cercare di riportare il Messina nel calcio che contava, ma la risposta della piazza adesso è inadeguata e non mi sembra che ci sia tutta questa partecipazione della gente e poi noi facciamo degli incassi ridicoli. C’è sicuramente la voglia e soprattutto il criterio per poter riportare Messina dove merita, più in alto possibile”. Legittime le aspettative del Patron, come legittime sono le richieste di un alto potenziale numero di appassionati che chiede a gran voce di lavorare per migliorare le modalità di distribuzione dei punti vendita (non)presenti sul territorio e su una maggiore efficienza dei botteghini. (ROBERTO FAZIO)