COMBATTERE IL CANCRO “INSIEME”: A VENEZIA UN CORTOMETRAGGIO ISPIRATO AD UNA STORIA VERA

Quando il tumore invade la vita fino quasi a renderla insopportabile, la via di uscita è abbattere il muro di silenzio, vincere le ritrosie e raccontare come ci si sente alle persone che possono aiutarti: il medico, il partner, le persone care.

A spiegare il valore anche curativo del dialogo durante l’esperienza di malattia è “Insieme”, un cortometraggio liberamente ispirato a una storia vera, raccolta attraverso il sito www.nonausea.it, che racconta frammenti durissimi di vita reale di una giovane donna che convive con il cancro. Dopo il trauma della diagnosi comincia la battaglia contro la malattia e il duro confronto con la chemioterapia segnato dalla comparsa di effetti collaterali che devastano la quotidianità.

Nel film, le relazioni, gli affetti, il dialogo con le persone vicine, a cominciare dalla sorella e dal proprio medico, si riveleranno per la protagonista le risorse decisive per superare i passaggi difficili del percorso di cura.

Promosso da Salute Donna onlus e SIPO con il supporto non condizionato di MSD Italia, ideato e curato da Pro Format Comunicazione e prodotto da Meltin’Pot, “Insieme” viene presentato oggi come evento speciale della 70a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Per la regia di Annamaria Liguori, “Insieme” vede come interpreti Euridice Axen, Giorgia Wurth, Nicolas Vaporidis e Monica Scattini. I brani musicali interpretati da Marco Carta, sono stati concessi a titolo gratuito.

 

«“Insieme” è la reale rappresentazione della vita di tutti i giorni di un paziente oncologico che sperimenta per la prima volta il tumore e deve in qualche modo convivere con esso – afferma Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus – oggi, sempre più spesso, grazie alla diagnosi precoce e alle terapie disponibili si riesce a vincere la battaglia contro il cancro, ma il percorso di cura può essere lungo e pesante anche a causa degli effetti collaterali della chemioterapia, aspetto non sempre adeguatamente affrontato nel dialogo medico-paziente: il “non detto” da entrambe le parti può essere un ostacolo che limita la qualità di vita e impedisce all’oncologo di intervenire nei momenti più critici».

Obiettivo del cortometraggio è proprio quello di catalizzare l’attenzione dei medici e dei pazienti su quanto accade fuori dall’ospedale, cogliere gli aspetti e i problemi della quotidianità della persona che convive con il cancro che possono sfuggire al medico concentrato sulla battaglia contro la malattia.

«“Insieme”offre una chiave di lettura centrale del cancro: parlare della propria malattia. Per tutta la durata della storia se ne parla: tra sorelle, con il fidanzato, con il medico e soprattutto con il pubblico – fa notare Anna Costantini, Presidente della Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) – le ragioni per cui i pazienti difficilmente parlano dei loro problemi con il medico curante sono diverse: da un lato gli oncologi per formazione si concentrano sulla sopravvivenza del paziente, mettendo in secondo piano l’aspetto psicologico e gli effetti collaterali, dall’altro i pazienti non manifestano i loro bisogni perché questi attengono spesso ad argomenti intimi con i quali temono di mettere in imbarazzo i medici».

Un gioco delle parti che non giova al paziente né alla risoluzione della malattia. La chemioterapia condiziona in modo rilevante la quotidianità, la vita di relazione e affettiva, la sfera sessuale e sentimentale, il lavoro. Eppure gli effetti collaterali conseguenti ai trattamenti chemio o radioterapici possono essere contrastati con efficaci terapie di supporto.

«La nausea e il vomito insieme alla caduta dei capelli sono i sintomi più temuti dalle pazienti e i più devastanti – osserva Domenica Lorusso, Dirigente medico di I livello, Unità Operativa di Oncologia Ginecologica, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano – il vomito da chemioterapia è quello che ha l’impatto peggiore sulla qualità di vita e sulle attività quotidiane con ripercussioni negative sulle condizioni di salute generali e sulla stessa efficacia della terapia. La prescrizione delle terapie di supporto secondo quanto raccomandato dalle Linee Guida nazionali e internazionali consente di ridurre in modo significativo l’impatto degli effetti collaterali».

“Insieme” è quindi la storia di una battaglia vittoriosa contro il cancro basata sulla scoperta del valore della comunicazione, dell’importanza di vincere le proprie paure e parlare apertamente di come ci si sente per affrontare i momenti più critici del percorso di cura.

«In questo cortometraggio la forza del linguaggio cinematografico, strumento capace di catalizzare emozioni e arrivare direttamente al cuore del grande pubblico, è al servizio di una migliore comunicazione tra medico e pazienti, perno di un’alleanza terapeutica decisiva per affrontare il tumore – sottolinea Pierluigi Antonelli, Presidente e Amministratore Delegato MSD Italia –con questa iniziativa MSD è ancora una volta al fianco delle esigenze di medici e pazienti e punta nuovamente su linguaggi innovativi valorizzando il cinema come potente strumento di formazione e informazione non solo per i pazienti ma per gli stessi medici».

”Insieme”è dedicato a tutte le persone che lottano contro il tumore, ai loro familiari, ai medici, a tutto il pubblico: il cammino è arduo, il percorso di cura può essere lungo e pesante, ma oggi la battaglia contro il cancro si può vincere. Insieme.

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