di Michele Bruno – Questa sera il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, durante una diretta serale domenicale non prevista, ha esternato tutta la sua rabbia per quello che sembra profilarsi come uno scontro istituzionale.
Durante il lungo sfogo, il Sindaco ha detto che “il Prefetto ha convocato un Comitato sulla situazione di conflitto istituzionale.” che è emersa. Si è detto “rammaricato”. “Avevamo un senso di responsabilità e certe decisioni dovevamo assumerle”, dice riferendosi chiaramente alle ordinanze bocciate dal prefetto e da quelle ultime. Da questo Comitato dice “Può essere che entrerò da Sindaco e ne uscirò decapitato!”
Annuncia in questo modo che farà una nuova ordinanza che prevederà la chiusura di tutti i beni non essenziali “il Provvedimento – del Governo, di ieri – è paradossale. Non è stato fatto nulla, si legifera per annunci su Facebook! Noi faremo l’ordinanza e la pubblicheremo. sarà tutto chiuso, tranne generi alimentari, farmacie e para-farmacie. Aspetto una richiesta dall’Ordine farmacisti e allora lì inserirò nel coprifuoco, altrimenti se lo faccio adesso mi diranno che non rispetto le libertà altrui, dalle 18 le farmacie allora saranno aperte ma con le serrande abbassate. il Governo e i Ministri non si sono messi d’accordo con i provvedimenti sulle attività da chiudere, noi invece siamo addirittura avanti. Rimarranno aperte le attività di produzione, pronto intervento e prima necessità”
Per quanto riguarda i contenuti dell’ordinanza, essa aggiunge inserirà “30 minuti di tolleranza dopo la chiusura. Ogni azienda si doterà di una vigilanza per entrate e uscite. Non posso mandare i vigili ovunque. Le strutture dovranno auto-organizzarsi. stiamo valutando soluzioni al problema delle mascherine.”
BASTA CON IL BABBIO ISTITUZIONALE E POLITICO: i messinesi non meritano di essere contagiati a causa della mala burocrazia!
Publiée par De Luca Sindaco di Messina sur Dimanche 22 mars 2020
ha poi espresso ancora una volta la sua contrarietà sull’ordinanza n.5 del Presidente della Regione Musumeci. “Riguardo le chiusure domenicali delle attività di generi alimentari, Conte ha ribadito ieri che devono rimanere aperte. Alle 18 noi abbiamo disposto il Coprifuoco, ma la domenica restano aperte.Il Presidente Regione ha mio rispetto, ma non condivido la sua ordinanza.” aggiunge poi “sono stato richiamato per l’ordinanza numero 60 perché era in contrasto con i Dpcm. Allora bisogna chiarirsi le idee. Quando lo dice De Luca le ordinanze si devono revocare e poi lo si deve mortificare quando invece è rispettoso dei Dpcm. Le nostre sono scelte che potrebbero sembrare strane, ma vanno fatte!”
l’assessore Massimiliano Minutoli ha fatto all’inizio il punto sui contagi: un balzo enorme di 73 a Messina, di cui ricoverati 32, e in isolamento 41, 18 in provincia. Il Sindaco precisa che “si tratta di numeri di stamattina alle 9, sicuramente sono di più.” Ma i dati della Regione sono diversi.
Il Primo citatdino esterna tutta la sua contrarietà riguardo la situazione cui verserebbe la sanità locale “il virus si sta diffondendo a partire dai presidi sanitari. Ieri alle 17 c’è stato il tavolo tecnico con l’assessore Razza – Alla Salute, Regione Sicilia – con Asp, Neurolesi, Rettore, Papardo e Policlinico. Era stato deciso di fare il tampone ad anziani ed operatori della Casa di riposo – dove si temono contagi – Ho detto a tutti io sono la massima autorità sanitaria locale! O lo fate o ve lo ordino! Non c’è neanche l’ufficialità dei 23 tamponi fatti nella Casa di riposo e chi lo dice rischia l’accusa di procurato allarme. Hanno paura anche a scriverlo. Neanche la proprietaria lo sa. Sono tre giorni che assistiamo questi poveretti e gli addetti barricati dentro. I familiari non hanno notizie. Abbiamo sempre detto che se ci fosse stato solo un 10% dei contagi della Lombardia saremmo tutti morti. Siamo già in quella situazione!”
E chiarisce ” Oggi è stato riconvocato il tavolo alle 17 ma è stato sabotato. Ieri erano tutti d’accordo, oggi invece solo il Rettore è venuto per educazione. Dicono che è falsa la notizia che ci sono positivi nella casa di riposo. Dopo, se come d’incanto escono i dati facciamo l’ordinanza. I Sindaci ovunque fanno ordinanze, io sono stato esautorato. Io ora faccio l’ordinanza, e vediamo chi la deve impugnare!.
Andremo dopo anche al Neurolesi, non sappiamo se lì sono stati fatti tamponi ai pazienti, se solo a parte di loro o agli operatori. I dipendenti sono stati mandati a casa ad infettare le famiglie. Bravi! Stiamo replicando il modello Codogno! Pensate che posso assistere a questa situazione che rasenta la criminalità?”
Attacca e critica con forza Asp, chiedendosi “Come mai Asp non ha svolto il proprio ruolo? Ha fatto non scelte, non decisioni. Stiamo consentendo con questi atteggiamenti la diffusione del virus per colpa della mala burocrazia! E in più arrivano segnali balordi dallo Stato, dai suoi ministri. Speranza – inteso: Ministro della Salute – dice che possiamo fare la pipì sotto casa! Non si esce, non si può uscire neanche se ci si mantiene a un metro da casa!”
Fa tuttavia una proposta per isolare gli eventuali contagiati “Io non sono un tecnico, ma ho capito alcune cose. Abbiamo 200 plessi scolastici chiusi. facciamo lì una rete di compensazione. Possiamo metterli in isolamento in quei luoghi e poi assisterli all’interno con la Protezione Civile. Almeno non si infetta nessuno.”