Capizzi, sui monti Nebrodi, quattro giovani, domenica pomeriggio hanno pensato bene di allestire un barbecue in una strada ai confini del paese con l’intenzione di cenare. I Carabinieri della locale stazione che si sono accorti dei “segnali di fumo” sono intervenuti e hanno segnalato i quattro giovani che immaginiamo hanno dovuto interrompere la loro goliardica cena.
Forse quello che sfugge a tutti è che c’è un decreto e che ordina di stare a casa, soprattutto di prendere sul serio questa tremenda pandemia che sta seminando morte ovunque, non guardando in faccia nessuno, non considerando ne età e ne nazionalità. Non è un periodo di vacanza, ma un tragico momento dove si rischia la vita proprio per le leggerezze che si compiono quotidianamente trasgredendo la legge.
Ci sarà tempo per gli abbracci, per lo stare assieme, per riprenderci la vita… tutto dipende da noi, dalla nostra maturità, dal nostro senso di responsabilità e dal senso civico che spesso ignoriamo. Restiamo a CASA (G.M)