Le immagini dell’aeroporto di Catania, stamattina praticamente deserto, rendono l’idea di come anche i siciliani si stiano responsabilmente adeguando alle restrizioni del governo per contenere la viralità e spezzare la catena del contagio. Si riduce la mobilità e chiudono gli aeroporti. Il Ministro dei trasporti e delle Infrastrutture ha identificato 18 scali che resteranno aperti con ridotta capacità per le esigenze di spostamento mentre tutti gli altri da oggi sono chiusi.
Il Ministro Paola De Micheli ha firmato il decreto che razionalizza il trasporto aereo. A Roma chiuso Ciampino mentre a Fiumicino il traffico concentrato nel solo Terminal 3.
In Sicilia chiudono Trapani Birgi e Comiso, lavorano a ritmo ridotto Palermo e Catania con Gesap che aveva già varato un piano di riduzione dei servizi al minimo.
In Sicilia associazioni datoriali e sindacati chiedono di sospendere gli autobus del Trasporto Pubblico locale.
Intanto la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha aggiornato la lista delle cose che si possono fare e dunque quando si può uscire di casa anche se restano contraddizioni importanti sull’esigenza di auto certificare. Le merci possono continuare a circolare senza limitazioni.