“In merito allo sbarco, previsto nel porto di Messina, dei 194 migranti presenti a bordo della ONG Sea Watch3, CMdB respinge le affermazioni di queste ore del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci secondo cui “…in un contesto di allarme come quello attuale, suona come una sfida al popolo siciliano pensare di fare sbarcare altri 194 migranti in Sicilia” (dichiarazioni non a caso subito riprese dall’ex ministro dell’Interno Salvini).
Il governatore della Sicilia trova il tempo di rilasciare una dichiarazione stonata e strumentale per continuare a parlare alla pancia della gente, mentre l’intero Paese è impegnato in uno sforzo immane a tutti i livelli per fare fronte seriamente e con responsabilità all’emergenza in corso.
Musumeci farebbe meglio a preoccuparsi delle falle e delle incertezze di un sistema sanitario e politico siciliano che si è mosso tardivamente (vedi lentezza nell’attivazione del numero verde, mancanza di tamponi e mascherine in alcune strutture sanitarie, assenza o insufficienza di controlli presso aeroporti, porti, stazioni, ecc…), piuttosto che avanzare proposte pericolose e discriminatorie come la quarantena dei migranti a bordo delle navi. La dura legge del contrappasso che stiamo subendo con il “respingimento” di nostri connazionalii, in particolare Lombardi e Veneti, da parte di alcuni Stati dovrebbe fare riflettere maggiormente coloro che in questi anni hanno lavorato contro le politiche dell’accoglienza e dell’inclusione.
Gli sbarchi sono sempre avvenuti con il massimo dei controlli sanitari e per di più, in questa circostanza, sono i migranti che devono essere tutelati, visto che è l’Italia il paese con il maggiore numero di contagiati al Mondo dopo Cina e Corea.
La vera sfida per i siciliani non è l’autorizzazione allo sbarco dei 194 migranti, ma capire se questa Regione e gli enti locali sono in grado di tutelare la salute dei Siciliani di fronte ad un’epidemia che non ha ancora raggiunto il suo picco. Purtroppo quanto sta accadendo in questi giorni non fa ben sperare”.
Così in un comunicato stampa il movimento Cambiamo Messina dal Basso