“Cambiamo Messina dal basso è solo un gruppo composto da facinorosi che ha disturbato costantemente i lavori del Consiglio comunale, rivolgendo al Sindaco, al Presidente del Consiglio e ai vari consigliere che manifestavano sostegno al Cambio di Passo, epiteti offensivi, tra i quali ‘buffoni’ e ‘venduti’. Ci siamo trovati in difficoltà. Quello che andava fatto da subito era di buttare fuori dall’aula tali soggetti, i quali sono ex consiglieri ed assessori della Giunta Accorinti, il cui atteggiamento è una continua e improduttiva provocazione”. A riferirlo è il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca.
“In merito alla mia frase – continua il Primo cittadino – è stata proferita in seguito alla decisione del Presidente dell’assemblea di sospendere i lavori e buttare fuori tutti. Da questo punto di vista infatti i disturbatori erano tanti. Non mi sono quindi riferito a qualcuno nello specifico ma a quanti i quali ‘continuavano ad abbaiare’, solo per arrecare disturbo. Che si rivolgano a tutte le autorità che ritengono utili, avremo modo di dimostrare la loro mancanza di rispetto nei confronti del civico consesso. Mai si erano visti in Consiglio comunale tali individui; sono apparsi in quell’occasione solo per tentare di esercitare una sorta di pressione nei confronti di chi liberamente ha preso la responsabile decisione di sostenere il Cambio di Passo, per risolvere le criticità e i disastri ereditati da loro e dalla Giunta Accorinti dalla quale provengono”.
“Hanno accerchiato sia all’inizio che alla fine dei lavori i singoli consiglieri – conclude il Sindaco peloritano – tentando in tutti i modi un condizionamento ambientale al limite dell’intimidazione. Il loro squallido tentativo può essere etichettato come attacco alle Istituzioni democratiche o come grave condizionamento del voto. Una rappresaglia che il Consiglio comunale e il Sindaco hanno subito, con continui insulti. Ciò si coglie dalle registrazioni dei lavori d’aula, dimostrabili in qualunque sede. Tali individui sono stati relegati dalla comunità ai margini politici, a causa di come non hanno amministrato per cinque anni la città. Senza vergogna, non solo hanno aggravato la situazione economica, governando il Palazzo municipale secondo la loro visione faziosa e fanatica, ma si permettono di attaccare chi onestamente ci sta provando? Non sapete cosa sia la vergogna.”
Queste le dichiarazioni del primo cittadino De Luca in risposta al comunicato stampa del movimento politico Cambiamo Messina dal Basso riguardante il comportamento poco ortodosso che lo stesso De Luca ha avuto nei confronti dell’ex consigliere comunale Ivana Risitano. A prendere le distanze dal comportamento del sindaco c’è anche Messinaccomuna che esprime solidarietà alla Professoressa Risitano.
Di seguito il comunicato stampa di Messinaccomuna:
“ ‘Vada ad abbaiare fuori’. Con questa gentile espressione il Primo Cittadino, nell’esercizio delle sue funzioni, ha apostrofato Ivana Risitano che, prima di essere una ex consigliera comunale esponente di Cambiamo Messina dal Basso, è una sua amministrata, colpevole di esprimere dissenso. Due giorni prima, sempre in occasione dello squallido dibattito “epocale” sul cambio di passo, spalleggiando il Sindaco, il Consigliere Serra aveva insultato ex amministratori nel pubblico (Daniele Ialacqua e Federico Alagna), citando in maniera sguaiata e maleducata Renato Accorinti.
È il segno della maleducazione e dell’incapacità psicologica di De Luca a dialogare con chi la pensa diversamente da lui, e di un clima e di un atteggiamento che sono indegni dell’aula in cui ci si trovava.
È la stessa maleducazione e mancanza di rispetto che il sindaco esprime verso i lavoratori, i sindacalisti, le persone che espone nei social, i giornalisti che fanno il loro mestiere, i consiglieri comunali che non si appiattiscono ai suoi diktat. È la stessa intolleranza che mostra verso il cittadino che ha ripreso la sua mancanza di rispetto del codice della strada.
Sindaco, se non lo sapesse, ad abbaiare non sono le persone: sono gli animali appartenenti alla specie canina. Esprimendo la nostra solidarietà a tutte le persone da lei insultate, vilipese, messe alla berlina, non ci rassegniamo alla maleducazione come sistema di governo e di relazione.
Vogliamo sperare che, per una volta, riesca a stupirci, a fare l’impossibile. Riconosca di aver fatto un errore grave e offensivo e chieda scusa. Non abbia paura: farà bene al clima politico della città e, forse, anche lei. Coraggio, può farcela!”