di Palmira Mancuso – Se persino un moderato come il presidente del consiglio comunale Claudio Cardile lancia un “allarme democrazia” a Palazzo Zanca, è certo che il sindaco Cateno De Luca abbia superato il limite. E in effetti, le sorti dell’ufficio stampa del Comune non lasciano ben sperare sulla già difficile gestione dell’informazione. Tralasciando le questioni che meriterebbero più attenzione anche da parte di Assostampa e Ordine dei Giornalisti, compreso l’uso dei social come sostitutivo di una figura di portavoce o peggio l’uso di vigili urbani come personali social media manager, l’ufficio stampa del Comune è stato depotenziato e spostato dalla sua storia sede (che serviva anche d’appoggio ai giornalisti che ogni giorno frequentano il Palazzo) per finire nel Gabinetto del Sindaco.
Ecco cosa scrive Claudio Cardile in una nota:
“Dopo oltre un trentennio di attività l’Ufficio Stampa del Comune di Messina è stato inspiegabilmente trasferito dalla sua sede storica in una stanza dell’Ufficio di Gabinetto. E’ evidente come il Sig. Sindaco abbia voluto nel tempo depotenziare l’Ufficio togliendo complessivamente tre unità lavorative nel 2019, riducendone l’attività e le competenze, e ora lo ha integrato all’interno dei locali dell’Ufficio di Gabinetto.
L’Ufficio Stampa è un ufficio di comunicazione e di democrazia partecipata a servizio di tutti gli Organi comunali, Presidente e Consiglieri comunali in primis, e non esclusivamente dell’Amministrazione.
Sembra quasi che il Sig. Sindaco intenda controllare personalmente le notizie che l’Ufficio Stampa pubblica sul sito istituzionale dell’Ente.
Risulta peraltro evidente che il predetto Ufficio, in considerazione della sua lontana costituzione, sia arricchito di un archivio dall’enorme valore storico, comunicativo e culturale, che rappresenta un patrimonio per il Comune e persino per l’ intera città.
Il vistoso ridimensionamento nei nuovi locali porterà alla dispersione di tale materiale destinato ai cantinati con conseguenze facilmente immaginabili.
Tra l’altro i locali dell’Ufficio Stampa sono stati destinati in parte al neo assessore Caminiti e l’altra metà risulta tuttora libera. In virtù di quanto precedentemente scritto La invito al ripristino dell’Ufficio Stampa nella sua sede storica o in altri locali, sempre all’interno di Palazzo Zanca, per restituire democrazia, imparzialità e rispetto delle regole, consentendo altresì il libero accesso a tutti senza alcun filtraggio”.