Il 2 Dicembre 2019 alle ore 12.00 nell’amena cornice del lago di Ganzirri presso la sede A.S.D Circolo Canottieri Peloro si svolgerà un “open day” del progetto “Rowing Against Cancer” alla presenza del dott. Mario Paino, Direttore Generale della A.O. Papardo, del Prof. Vincenzo Adamo, Direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’A.O.Papardo e Presidente di A.S.S.O. onlus-Messina, dei Prof.ri Ludovico Magaudda e Fabio Trimarchi, coordinatori dei Corsi di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Messina, di Dario Feminò e Giovanni Ficarra del Circolo Canottieri Peloro, e naturalmente dei pazienti e dei loro caregiver che hanno già aderito con grande entusiasmo a tale progettualità.
L’attività del canottaggio in ambito oncologico è riconosciuta tra le discipline più efficaci nella riabilitazione postoperatoria delle pazienti affette da neoplasie mammarie. Può essere anche di supporto nei pazienti con neoplasie avanzate poiché il contatto con la natura, il gesto tecnico armonico, simmetrico e modulabile, lo spirito di squadra e il coordinamento necessario tra gli atleti di un equipaggio, sono tutti elementi che aiutano a ritrovare un benessere generale ed un equilibrio con il proprio corpo, con gli altri e con l’ambiente circostante.
In questo contesto si inserisce il progetto “Rowing Against Cancer”, su iniziativa della Associazione Siciliana per il Sostegno Oncologico A.S.S.O.-Messina in collaborazione con A.O. Papardo e l’Università degli Studi di Messina, che permetterà di promuovere “la sport therapy” per i pazienti oncologici in trattamento c/o lʼU.O.C. di Oncologia Medica dellʼA.O. Papardo, diretta dal Prof. Vincenzo Adamo. Le attività si svolgeranno sia indoor, che in barca sul Lago di Ganzirri.
Per l’attività “indoor” lo svolgimento avverrà in un’area-palestra adiacente al DH Oncologico del Papardo attrezzata con il supporto dell’associazione A.S.S.O.-Messina. Il progetto caratterizzato da un programma di attività fisica “adattata” ha come obiettivo non solo il beneficio clinico in supporto alle cure oncologiche ma anche la promozione della “cultura del movimento”, ed avverrà attraverso la collaborazione tra gli oncologi del Papardo ed esperti coach dell’A.S.D. Circolo Canottieri Peloro, coadiuvati dal presidente Dario Femminò. Al progetto darà un contributo rilevante Giovanni Ficarra,atleta di punta del Circolo, già due volte Campione Mondiale nella categoria Under 23-Pesi Leggeri (anno 2015 e 2017).Le attività saranno programmate garantendo un’ampia sinergia tra il mondo dello sport e dell’oncologia, con un costante monitoraggio dei pazienti, attraverso la competente ed esperta collaborazione del prof. Ludovico Magaudda e del prof. Fabio Trimarchi, coordinatori dei Corsi di laurea in Scienze Motorie per l’Università di Messina. Il progetto della durata di 6 mesi si inserisce tra le varie iniziative della associazione A.S.S.O.-Messina orientata ad implementare il sostegno ed il supporto ai pazienti oncologici per mantenere e migliorare la qualità di vita durante il loro percorso di cura.
Recenti studi hanno evidenziato come l’esercizio fisico sia importante non solo nell’ambito della prevenzione oncologica, ma anche durante tutte le fasi del trattamento del cancro. Appare infatti importante il suo ruolo nel coadiuvare la risposta terapeutica e nel migliorare la tollerabilità delle terapie, contribuendo a ridurre sintomi invalidanti quali l’astenia e migliorando l’aderenza alle terapie. A tal proposito lʼAmerican College of Sports Medicine già nel 2010 ha consigliato di implementare l’attività fisica sia nei pazienti oncologici “survivor”, che in quelli con malattia attiva ed in corso di trattamento.
“Iniziative come questa – commenta il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Dott. Mario Paino – sottolineano il rapporto intrinseco tra natura, sport e paziente nel suo recupero psico-fisico. Occorre l’attenzione di tutti per smarcare questa prospettiva dal solo approccio sanitario. Il polo oncologico dell’A.O. Papardo è già un’eccellenza del territorio ma con iniziative come queste puntiamo a lanciare un messaggio di speranza e positività per tutti i pazienti del nostro comprensorio, oltre il mero significato sanitario di diagnosi e cura.”