Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e vice presidente della CEI, è stato nominato membro del Pontificio Consiglio della Cultura. La nomina è quinquennale.
Il Pontificio Consiglio della Cultura affonda le sue radici nel Concilio Vaticano II, e rappresenta una finestra aperta sul vasto, molteplice, inquieto e ricchissimo mondo della cultura contemporanea.
Esso è il Dicastero della Curia Romana che coadiuva il Sommo Pontefice, in ciò che concerne l’incontro tra il Vangelo e le culture e le relazioni della Chiesa e della Santa Sede con i mondi culturali. L’obiettivo è quello di riaprire un dialogo sincero, affinché i rappresentanti della scienza, della letteratura e dell’arte si sentano riconosciuti dalla Chiesa come cercatori autentici del vero, del buono e del bello.
I membri sono rilevanti personalità della Chiesa e del mondo della Cultura, nominati tra cardinali, vescovi, ecclesiastici e laici. Ad essi compete aiutare il Presidente a identificare le principali sfide culturali della Chiesa, e a stabilire le grandi linee di lavoro del Dicastero. I membri si riuniscono normalmente ogni due anni nell’Assemblea Plenaria. In determinati casi, possono anche intervenire a nome del Dicastero in riunioni internazionali.