Risultato pesante ma al contempo bugiardo. Del resto si sa, le amichevoli estive, specie se giocate in fase di preparazione e con avversari eccellenti come il Pescara, avvantaggiato da una preparazione fisica superiore, non sono per nulla indicative, se non per il mercato e la condizione atletica dei calciatori. Nessun allarme dunque, anche perché tutto sommato quella di ieri, eccetto una prima fase caratterizzata da due leggerezze difensive che sono costate i due gol di vantaggio degli avversari, è stata una partita discretamente gestita dai giallorossi, fino agli ultimi minuti, quando la stanchezza ha preso il sopravvento e la squadra in campo non era più quella titolare. A Rivisondoli, sotto gli occhi circa mille appassionati supporter del Pescara, ai quali si aggiungono una trentina di tifosi giallorossi, il Messina privo di Corona, Caiazzo e Quintoni, scende in campo con il 4-2-3-1, con Chiaria unico riferimento in attacco e Parachì, Ferreira e il neo arrivo Guadalupi alle spalle. Il primo tempo è segnato dal vantaggio di Sforzini all’11° e dal raddoppio di Schiavi al 16°. Nel secondo tempo, dopo una serie di cambi da entrambi le parti (nel Messina entrano prima Buongiorno al posto di Chiaria, poi Simonetti e i giovani in prova, i vari Sosa, Giuliana, Espugna e Pennings), nell’ultima parte dell’incontro l’Acr accusa un vistoso calo del quale ne approfittano i padroni di casa che con Bocchetti, Bjarnason, Maniero e Brugman mettono a segno le altre 4 reti. Probabile visto il risultato che la società torni ad operare sul mercato per puntellare definitivamente la squadra. Secondo le ultime indiscrezioni ci sarebbe un reale interesse per il centrocampista dell’Avellino Emanuele Catania. (Roberto Fazio)