Un curriculum gonfiato, con pubblicazioni totalmente inventate, per rientrare nella commissione giudicatrice dei candidati nei concorsi di abilitazione nazionale per professori ordinari e associati di Storia moderna, riuscendo tra l’altro nel suo intento. Parliamo di Angelo Sindoni, ordinario di Storia Moderna all’Università di Messina dal 1986. Ben 53 pubblicazioni (più 5 riportate in “altre pubblicazioni”) che dopo un controllo effettuato da Francesco Margiocco del Secolo XIX sono scese a 47.
Dunque ben sei titoli assolutamente inventati, con tanto di codice Ibsn (utilizzato per classificare i libri e rintracciarli nelle varie biblioteche) anch’esso frutto della fantasia di Sindoni. Tre di questi, secondo Gian Antonio Stella del Corriere, sarebbero state edite (sempre secondo l’immaginazione di Sindoni) nel 2010 da Rubbettino.
Ma ciò che stupisce ancor di più è il totale silenzio di tutti sulla vicenda. L’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, il quale recentemente ha posto l’Università di Messina all’ultimo posto della sua classifica), dopo aver analizzato il caso, ha deciso di non prendere comunque decisioni.
Anche i professori di Storia, nonostante la cosa possa essere a loro svantaggio, hanno preferito astenersi da ogni discussione, così come il nuovo Rettore, Pietro Navarra, il quale al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulla vicenda.
Subito dopo la “scoperta” il curriculum online del Professor Sindoni è stato immediatamente modificato ed oggi, insieme ad altri quattro docenti, fa parte della commissione giudicatrice, senza che a nessuno questo crei fastidi.