Sacco di Fiumedinisi, Cateno De Luca torna a processo l’11 settembre

Rinviato al prossimo 11 settembre il processo sul Sacco di Fiumedinisi che vede principale imputato l’attuale sindaco di Messina Cateno De Luca, all’epoca primo cittadino del piccolo centro ionico.

Sarà quello il giorno del verdetto della Corte d’Appello che nella scorsa udienza ha ascoltato l’arringa di Carlo Taormina, avvocato difensore di De Luca insieme al collega Tommaso Micalizzi. La difesa ha contestato il ricorso contro la sentenza di primo grado presentato dalla Procura e firmato dal procuratore capo Maurizio De Lucia, sottolineando “gli aspetti positivi del Contratto di quartiere” per il territorio di Fiumedinisi.

Ricordiamo che De Luca in primo grado aveva ottenuto una assoluzione in merito al reato di abuso d’ufficio e prescrizioni per i reati di falso e induzione indebita a dare o promettere utilità (riqualificato dall’originaria tentata concussione).

Il sostituto procuratore generale Adriana Costabile ha chiesto alla Corte d’Appello la condanna di De Luca a 4 anni e 4 mesi, del fratello Tindaro a 3 anni e 8 mesi,  e di Benedetto Parisi (presidente della commissione edilizia del comune di Fiumedinisi) a 2 anni e 8 mesi.

“Sto bene e sono ancora a piede libero!” il commento a caldo di De Luca dopo il rinvio.

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