Cresce l’allarme in città per la situazione in cui versano i torrenti, in particolare quello di Cumia. Stamattina si registrano due appelli a partire immediatamente con interventi di pulizia necessari ad evitare che le prossime, inevitabili, piogge invernali, creino situazioni di pericolo.
Il consigliere Claudio Cardile della terza circoscrizione ha denunciato che il livello della terra presente nell’alveo si è innalzato di diversi metri a causa dei numerosi smottamenti che si sono verificati ai lati del corso d’acqua. Inoltre l’area è invasa da vegetazione di ogni genere, dalle canne ai tronchi d’albero, e il crollo di una parte del muro d’argine che si impedisce il defluire delle acque.
Preoccupazione soprattutto per l’abitato: “Sotto la piazza – spiega Cardile – la terra ha raggiunto un livello critico, basta davvero poco perché si crei un tappo, con la conseguenza che l’intera parte bassa del villaggio verrebbe spazzata via dalla furia delle acque”
A dare sostegno alla denuncia anche l’intervento del consigliere Giuseppe Chiarella che chiede l’immediato intervento dell’Ato3 e annuncia un esposto in Procura.
“Cumia superiore ed inferiore dopo eventi piovosi spesso rimangono isolati, considerato che l’unica via di fuga in caso di calamità è la cda Roccatura dove tardano gli interventi di messa in sicurezza”.
Facendo seguito al comunicato dell’Ato 3 dello scorso 21 novembre, con il quale si riferiva l’avvio degli interventi di pulizia, il consigliere Chiarella chiede che si cominci con urgenza la pulizia a monte di Cumia, dove l’ultima volta che un mezzo ha liberato l’alveo risale al 2004, e dove in contrada Pioppazzo, si sarebbe creata una vera e propria discarica abusiva.