di Palmira Mancuso – C’è chi si esalta al grido “è una giornata storica per Messina” come l’assessore regionale Marco Falcone, c’è chi ricorda come dopo 22 anni di lavori ci sia poco da festeggiare: lo svincolo di Giostra resta una “uscita provvisoria” dove i lavori sono ancora in corso in un viadotto, quello di Ritiro, in cui non sono definitivamente completate le opere di messa in sicurezza.
Ma mettendo da parte i tecnicismi di un tratto autostradale inaugurato a singhiozzo, e ricordandoci che “il completamento dello svincolo e il collegamento con l’Annunziata – come dichiarato dallo stesso Falcone – lo faremo appena termineranno i lavori del viadotto Ritiro”, le immagini giunte oggi dalla bretella autostradale hanno certamente un impatto emotivo ben più forte dell’idea di impiegare meno tempo per raggiungere la zona nord di Messina.
Infatti, a meno di un anno dal suo insediamento a Palazzo Zanca, il sindaco Cateno De Luca gioca ormai a carte scoperte, concedendo a Peppino Buzzanca la prima uscita pubblica dopo anni di oblio per le diverse vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto, non ultima la condanna per i bilanci falsi del Comune di Messina, rendendo chiaro (se ancora ve ne fosse bisogno) chi ha permesso all’ex deputato regionale di conquistare la fascia di primo cittadino. Nell’ostentare una vicinanza politica che gli osservatori avevano svelato già alle prime nomine di sottogoverno (tra cui il presidente Arisma Marcello Scurria, fedelissimo dell’ex sindaco) Cateno De Luca è ormai in trance da campagna elettorale permanente, e con le Europee alle porte ha deciso di alzare il tiro.
Così l’occasione odierna è stata la più adatta per sancire pubblicamente vecchie e nuove alleanze, con il centro-destra che rivendica il ruolo di autostrada elettorale per De Luca ormai costretto a gettare la maschera del “masaniello anticasta” usata per convincere i delusi di ogni populismo. Accanto a Buzzanca la sua ex assessora Elvira Amata, deputata di Fratelli d’Italia e anello di congiunzione con Gianfranco Miccichè che pur rimanendo saldo in Forza Italia continua a mantenere gli equilibri di un potere tutto siciliano che sa come rinnovarsi elezione dopo elezione. Una capacità di intuire “il vento del cambiamento” che non manca certo a Beppe Picciolo, che dal centro sinistra (qualcuno ci aveva persino creduto quando si era candidato col Pd ) torna a suo agio tra gli amici di centro destra, dichiarando sostegno alla Musolino si dice in cambio di un possibile ingresso in giunta, e distribuendo generosamente baci e abbracci “a cu pigghiu pigghiu” ( “chiunque sia “, traduzione ndr).
Resta un dato empirico: la reale efficacia dell’inaugurazione pre elettorale dello svincolo di Giostra che non gioca certo a favore di Cateno De Luca. Nessuno fu più rieletto, come mostra la foto del Presidente Crocetta accanto a Renato Accorinti in quel caldo luglio 2017 in cui i giornali dedicarono grande spazio all’apertura dello svincolo di Giostra, nella parte che consentiva l’accesso arrivando da Catania. Anche allora si scrisse “è una giornata storica per la città”: ma la storia come sappiamo, si ripete.