Un anno fa l’ex giunta trovava i fondi per 13 bus elettrici: mezzi che sono in città e inutilizzati da novembre senza che la nuova amministrazione abbia considerato quanto l’occasione fosse buona per risparmiare denaro e guadagnarci in salute.
A ricordare ai messinesi l’esistenza di questi 13 mezzi che rappresentavano anche una visione ecologista del trasporto pubblico, e che vedevano Messina pioniera nel sud Italia, l’ex assessore Tanino Cacciola che interviene con una nota.
“E’ trascorso un anno da quando, nella veste di Assessore alla Mobilità presentai la nuova linea dei bus elettrici, elemento essenziale di una strategia di trasporto pubblico efficiente ed ecologico. I bus finanziati con fondi europei (PON METRO) grazie al progetto presentato dalla nostra Amministrazione, sono arrivati a Messina nel Novembre scorso.
L’attuale Amministrazione, tuttavia, da Novembre non li ha mai messi in servizio, né in linea dedicata (auspicabile), né su qualunque linea attualmente esistente.
Una diversa idea di trasporto pubblico non può giustificare tale scelta, che ha provocato e provoca un grave danno alla città, sia in termini ambientali che economici.
Infatti, la spesa di gasolio per un bus tradizionale (diesel) è di circa 0,5 €/km mentre il con i bus elettrici si spendono 0,2 €/km di energia elettrica, se impiegati in sostituzione di altrettanti bus a gasolio, i 13 bus elettrici comporterebbero un risparmio di 780 € al giorno, cioè di ben 24 mila euro al mese.
Quindi nei cinque mesi di fermo:
Sono stati spesi inutilmente 120.000 euro.
Sono stati bruciati inutilmente 130.000 litri di gasolio.
Sono stati emessi in atmosfera 42 kg di PM (polveri sottili) e ben 208 tonnellate di CO2