“…perché Graziella siamo anche tutti noi…”
Con queste parole il Prefetto Maria Carmela Librizzi ha voluto sottolineare come la mafia colpisca in maniera indiscriminata, senza nessuna pietà né per donne né per bambini, e come al posto di Graziella Campagna, vittima innocente nel dicembre del 1985, ci sarebbe potuto essere ognuno dei presenti.
Nel saluto iniziale il Prefetto ha spiegato, tra l’altro, le ragioni per cui in occasione della celebrazione della XXIV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie ha inteso ricordare con una manifestazione che ha coinvolto, oltre le Istituzioni, gli studenti di diversi Istituti, la figura della giovane di Saponara, alla quale è stato intitolato il Salone di rappresentanza del Palazzo del Governo.
In particolare, è stato evidenziato il ruolo fondamentale della memoria quale antidoto contro il rischio dell’oblio e dell’indifferenza, per diffondere la conoscenza di quei tragici eventi e rafforzare – soprattutto nei giovani – gli strumenti che consentono una partecipazione attiva e consapevole alla vita della collettività, declinata attraverso il quotidiano rispetto delle regole della convivenza. Ed è stata l’occasione per ribadire concretamente la vicinanza e solidarietà delle Istituzioni ai tanti componenti della famiglia Campagna, la cui ricerca della giustizia lungo un travagliato percorso – ricordata dalle parole di Piero, fratello della vittima, e dalla testimonianza di quei giorni resa dalla madre, sig.ra Santa Curreri – rappresenta un esempio per tutti.
Non sono mancati momenti di forte emozione, alla visione del filmato realizzato dagli studenti di Saponara con la collaborazione dell’I.I.S. Verona Trento di Messina, e del video messaggio inviato dall’attore Giuseppe Fiorello, protagonista della fiction RAI “La vita rubata” sulla tragica storia di Graziella, che ha sottolineato la grande forza e dignità della famiglia Campagna nel perseguire la verità.
Particolarmente intensa, poi, la lettura da parte dell’autrice – la giornalista Rosaria Brancato – di alcuni brani del libro dedicato a Graziella Campagna, nei quali viene immaginato un dialogo tra la ragazza ed il fratello per descrivere quel viaggio verso la giustizia che, sconfiggendo omertà e connivenze, ha fatto si che la giovane di Saponara non rimanesse “sabbia tra sabbia”.
Dopo l’intervento del Professore Luigi Chiara dell’Università di Messina, che ha delineato il contesto storico in cui si sono svolte le vicende, il Procuratore Maurizio De Lucia ha sottolineato il ruolo fondamentale della cultura quale strumento di contrasto alle mafie, unitamente agli interventi mirati a sottrarre le ingenti ricchezze accumulate ed a recidere i rapporti con la società civile.
Il giornalista Paolo Borrometi, infine, ricordando il ruolo della stampa quale fonte di conoscenza ed informazione funzionali ad essere cittadini liberi, ha rivolto ai giovani un appello a non rinunciare a sognare il cambiamento ed a lottare per i propri sogni. Al termine della manifestazione è stata scoperta la targa con la quale il Salone di rappresentanza della Prefettura è stato legato alla giovane vittima innocente della mafia, perché il ricordo del suo sacrificio resti segno tangibile nella memoria di tutti.