INCONTRO TRA CROCE E I CANDIDATI SINDACI SUL DEFAULT: TUTTI D’ACCORDO…TRANNE UNA!

Incontro a porte chiuse tra il Commissario Straordinario Luigi Croce e i candidati alla poltrona di Palazzo Zanca. La tavola rotonda, richiesta appena la scorsa settimana dal contendente di Nuova Alleanza, Gianfranco Scoglio e, a seguire dagli altri aspiranti sindaco, ha avuto luogo alle 16.30 circa, alla presenza, oltre che dei sopraddetti, degli esperti Dalmazio, Tomasello e Montalbano.

L’argomento del dissesto del Comune che da mesi tiene banco senza giungere a conclusioni nette, oggi ha aggiunto un nuovo capitolo (o forse sarebbe meglio ridimensionarlo ad un paragrafo) al suo iter.

Ai quasi 400 mln di euro di debiti iscritti nel piano di riequilibrio, se ne somma un altro centinaio.

Al termine del faccia a faccia, durato circa un’ora, è emersa la volontà, da parte di tutti i candidati presenti, di seguire la linea proposta dall’ex city manager, ossia richiedere la sospensione delle valutazione del piano decennale di riequilibrio. La “patata bollente” passerebbe così, di fatto, alla prossima amministrazione la quale dovrebbe adottare una serie di strategie atte a cancellare lo spauracchio del default. Le richieste del promotore dell’incontro sono state la “possibilità di presentare, nelle more della definizione dell’iter previsto dalla legge, la richiesta al Ministero dell’Interno e alla Corte dei Conti, di rimodulare il piano decennale nella parte in cui era stato previsto l’introito di somme provenienti dall’AMAM”.

 Nel comunicato diramato, si leggono ancora una istanza “di parere al Collegio di difesa, in relazione alla scadenza della concessione alla società ITALGAS del servizio pubblico di distribuzione del gas”, e la verifica“tenuto conto dell’entrata in vigore della TARES, della minor spesa che il Comune prevede annualmente per i servizi di igiene ambientale” . Scoglio ritiene queste manovre in grado di “consentire alla nuova Amministrazione di rimodulare adeguatamente il piano di riequilibrio decennale, attualmente all’esame del Ministero”. Cioddetto, la richiesta dell’apri fila al Commissario, sostenuta anche dai candidati Garofalo, Calabrò, Tinaglia e Accorinti, è di mettere in stand by ogni tipo di attività che “potrebbe compromettere, da parte del nuovo Sindaco, l’adozione di misure atte a scongiurare il dissesto”. 

Più precisamente”, specifica Felice Calabròabbiamo chiesto a Croce, che funga da intermediario con il Ministero, in modo che questi non bocci il piano decennale -alla luce della bocciatura del contratto di servizio-, cosicchè  il nuovo sindaco possa chiedere di rimodulare il piano di riequilibrio.” Ma a proposito del candidato democratico, oltre ad essere in corsa per la sindacatura, ricorderete essere anche un consigliere uscente; questo ci porta al tema delle responsabilità, tirato fuori durante il briefing da Renato Accorinti, il quale commenta “questa situazione non cade dal cielo”.

Giacchè, come vi abbiamo detto, l’incontro è avvenuto a porte chiuse, abbiamo chiesto ai presenti di raccontarcelo e, Alessandro Tinaglia  ha così riportato: “ il Commissario ha fatto chiarezza sulle responsabilità del Consiglio Comunale rispetto all’ approvazione iniziale della delibera del piano di riequilibrio che conteneva la delibera AMAM e la successiva bocciatura, quindi ha riconosciuto la  responsabilità politica del Consiglio Comunale”.

Unanimità, dunque, tra i candidati, nella decisione di richiedere uno stop momentaneo alla possibilità di dichiarazione del dissesto… oddio, quasi unanimità! Come avrete notato, manca un nome tra quelli sopra menzionati ossia quello della candidata del M5S Saija Maria (detta Maria Cristina, Saya, Saia, Saja, Grillo) la quale sostiene una posizione differente rispetto a quella dei colleghi. “Siccome è palese che siamo in dissesto non vedo perchè dobbiamo ancora rimandare”. La questione sollevata dalla competitor 5 stelle  è “qui si prende tempo e più si prende tempo più  gli interessi salgono”, obiezione da non sottovalutare. Inoltre denuncia delle imprecisioni di calcolo circa i contenziosi, calcolati in circa 120 mln quando a suo avviso arriverebbero almeno a 200 e più, e “senza conteggiare le spese processuali”.

 Al termine dell’incontro,la  valutazione della Saija ( Saya, Saia, Saja, Grillo) è stata piuttosto negativa: “la situazione è al collasso. Il Consiglio Comunale rimanda e scarica le responsabilità. La mia valutazione è pesante. Bisogna urgentemente e prima di tutto rimodulare la macchina amministrativa” conclude.

Chi ha espresso parere positivo sulla riunione pomeridiana è invece l’onorevole azzurro e candidato del Pdl Enzo Garofalo il quale ha così commentato l’incontro: “è stato ultile per chiarire il tutto. Avevamo il desiderio -come abbiamo detto tante volte- di conoscere la situazione che il Commissario aveva accertato in questo periodo. Ci ha dato risposte esaurienti e spiegato ciò che è avvenuto cronologicamente”.

Ma facciamo rimbalzare la palla ancora su Accorinti, il quale in linea con gli altri candidati uomini ha però posto l’accento sull’importanza di riconoscere colpe a chi ne ha. Il professore ha inoltre ricordato che recentemente, nonostante la condizione critica del nostro Comune, non si sia fatta richiesta di usufruire dell famoso fondo destinato a saldare i debiti, almeno parzialmente, del quale hanno beneficiato molte altre realtà.

A questo punto ci si consenta di rifarci a quest’ultima parentesi e di palesare alcune ingenue perplessità: volendo mettere tutto in un calderone e cercando di guardare la minestra per quel pastrocchio che è, è quantomeno lecito domandarsi che cosa abbiano combinato blasonati tecnici in questi mesi. Croce ebbe a giustificarsi dicendo che era stato mal consigliato, poi che spettasse al ragioniere generale i compito di valutare. Ma, insomma … l’uomo venuto a sistemare la situazione non avrebbe dovuto comunque intervenire in questo senso, constatando che, avvicinandosi la scadenza dei tempi utili per poter avanzare la richiesta, nulla s’era mosso?

L’incontro di oggi si traduce in un ulteriore tassello da aggiungere a quello del puzzle che da mesi si costruisce senza arrivare a completare l’immagine, compito che verosimilmente toccherà a chi verrà eletto. D’altra parte l’augurio è che questo percorso non si traduca in una storia infinita, in auge durante la campagna elettorale e da far sviluppare sotto silenzio durante i caldi mesi estivi perchè una certezza matematica la abbiamo: si profila una stagione (o un susseguirsi di stagioni) bollente e i fattori climatici c’entrano poco!(ELEONORA URZI’)

 

 

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