Una votazione al cardiopalma per i consiglieri comunali di Messina che domani dalle 15.30 sono chiamati a decidere sul piano di riequilibrio, discutendo in meno di otto ore una quindicina di delibere propedeutiche. L’ultima seduta infatti è andata a vuoto per mancanza del numero legale, costringendo al rinvio.
“Si inizia alle ore 15:30 e si dovrà concludere tutto entro le ore 19:00 per avere il tempo di predisporre i verbali e le relative delibere con centinaia di allegati” tuona su facebook il sindaco, dichiarando che “entro le ore 23:59 dovrà essere trasmesso alla Commissione Finanza Locale del Ministero degli Interni ed alla Corte dei Conti il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale con tutte le 30 delibere e relativi allargati”.
La conferenza dei capigruppo all’unanimità ha stabilito di contingentare i tempi degli interventi e di limitare la presentazione del numero degli emendamenti.
“Se questi termini non saranno rispettati – minaccia De Luca – si procederà alla dichiarazione di dissesto finanziario”.
Dichiarazioni che stridono con i ritmi della macchina amministrativa, proiettata verso un futuro che il dissesto non sembra prevedere, ma che soprattutto non sono avallate dagli ex amministratori di Palazzo Zanca che solo qualche settimana fa hanno ribadito e spiegato perchè la città non corre il rischio di default.