L’assenza del Comune di Messina si è fatta notare, ma oggi al Teatro Vittorio Emanuele l’attenzione era rivolta ai cartelloni di prosa e di musica che danno il via ad una stagione che in molti davano ormai incerta. Invece le interlocuzioni politiche (che hanno penalizzato fin qui il corso della storia dell’Ente) hanno portato nuove risorse che il Sovrintendente Gianfranco Scoglio intende rimpinguare anche con una maggiorazione del prezzo degli abbonamenti, perchè “la qualità si paga”.
Ecco cosa ci ha detto in diretta dopo la presentazione:
Restano da sciogliere alcuni nodi legati all’amministarzione dell’Ente, al vaglio del commissario ad acta Daniela Lo Cascio al quale è auspicabile si possano allargare i poteri del cda adesso ancora divisi con il Presidente uscente Luciano Fiorino.
Lo sforzo di questa stagione, si evince soprattutto dai cartelloni dove non trova posto la sperimentazione, ma dove ha prevalso il gusto per spettacoli che hanno già ottenuto successo di pubblico e critica, partendo dal Pensaci Giacomino di Pirandello con Leo Gullotta, fino a chiudere in bellezza con Massimo Ranieri interprete de Il Gabbiano di Anton Checov. Scelte che abbiamo commentato con la direttrice artistica Simona Celi:
Ricco il cartellone della musica, in cui appare evidente o sforzo di coinvolgere il più possibile l’orchestra del Teatro Vittorio Emanuele con ben quattro concerti in programma. Ecco cosa ci ha detto il direttore artistico Matteo Pappalardo: