De Luca alle strette: accetta il confronto con l’ex amministrazione e sulla manifestazione di mercoledì ‘sarà un flop’

Il Sindaco Cateno De Luca continua a prendere di mira la Giunta Accorinti. Dopo l’ultima bugia del primo cittadino che aveva negato di aver ricevuto l’invito di Messinaccomuna per partecipare alla conferenza che si è tenuta sabato riguardante il bilancio e il riequilibrio, oggi continua dalla sua pagina Facebook a lanciare le sue accuse dando adesso appuntamento a Guido Signorino e agli altri ex assessori per un confronto pubblico.

“ERRARE È UMANO MA PERSEVERARE È DIABOLICO” – si legge in un post di Facebook – Visto che la ex Giunta Accorinti con in testa Guido Signorino continuano a raccontare falsità sul nostro operato li invito ad un pubblico confronto il 24 novembre ore 16:00 Palazzo della Cultura sulla situazione economico – finanziaria del comune di Messina e delle sue partecipate. Io a differenza loro gli inviti li faccio con congruo anticipo e voglio concedere a tutti il tempo di prepararsi”.

Intanto però è proprio il Salva Messina ad aver subìto, dopo le 43 ore di confronto con le sigle sindacali, un netto cambiamento di prospettiva. Il suo linguaggio da bullo, infatti, si è dovuto scontrare con la realtà di lavoratori e lavoratrici sul piede di guerra per i numerosi tagli annunciati e per la riorganizzazione delle società partecipate. E nonostante lo stesso sindaco abbia presentato delle linee generali decisamente mutate rispetto a quanto annunciato durante le prime settimane, avvicinandosi nei fatti a quella che era stata l’impostazione politica del riequilibrio redatta della Giunta Accorinti, il primo cittadino continua a lanciare accuse pesanti contro il gruppo. “La giunta Acconti è’ stata una vera è propria associazione a delinquere finalizzata alla sperpero ed allo scempio del denaro pubblico e questo confronto sarà utile per confermarlo agli occhi della città ed al cospetto degli organi inquirenti già da noi informati e che leggeranno con interesse l’ulteriore documentazione che invieremo a seguito di tale incontro. – si legge ancora – Noi faremo intervenire i presidenti delle partecipate e gli organi di controllo delle partecipate e del comune di Messina. ORA MI AVETE VERAMENTE STANCATO!”.

Battuta d’arresto o meno, sicuramente il sindaco Cateno De Luca ha dovuto fare un passo indietro rispetto alla sua “manovra lacrime e sangue” e di certo per non rischiare di perdere un consenso che, in questa delicata fase di decisioni sul riequilibrio o sul dissesto finanziario, sta vacillando fra i cittadini, elettori o no. La sua complicità con quei sindacati che hanno appoggiato il nuovo documento, tuttavia, si scontrerà domani con la rabbia di CGIL UIL che per mercoledì 31 ottobre hanno organizzato alle 10 a Piazza Municipio una manifestazione Contro il piano “Salva Messina” del Sindaco De Luca anche se il primo cittadino ha previsto che sarà “un flop”.

Ma il vero flop in questo momento lo sta facendo il sindaco che tergiversa fra un Salva Messina che non accontenta tutti e la disillusione che sta generando per la lentezza con cui sta mantenendo le sue promesse. Oltre a non aver realizzato entro il 31 ottobre lo sbaraccamento, secondo il cronoprogramma che aveva stabilito, ha rallentato anche il tour de force con il consiglio comunale per votare le cinquecento delibere che aveva detto esserci in ballo per la manovra del riequilibrio. Il voto definitivo dovrebbe essere il 23 novembre, giusto un giorno dopo l’udienza per il Sacco di Fiumedinisi. (Mar.Pa.)

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