Alla luce del dietrofront di Cateno De Luca sulle “lacrime e il sangue” e sulla situazione debitoria di Palazzo Zanca, non si fa attendere il commento di MessinAccomuna, il laboratorio di partecipazione civica che proprio lo scorso sabato aveva chiarito quali fossero le reali aspettative finanziarie del Comune.
“Dice il sindaco: “La verità è che i bilanci atm sono corretti”. A squagghiata da nivi si vidi …ca non ci sunnu puttusi! Dopo mesi di accuse di falso e reati penali, De Luca fa retromarcia: “i bilanci sono corretti”. Dunque non ci sono perdite occulte, i debiti sono coperti da crediti e le perdite sono assorbite da dotazione, fondi e piano di riequilibrio. Niente “puttusi”. – si legge in una nota – Per risanare l’azienda basta portare avanti la linea dell’amministrazione Accorinti: assorbimento delle perdite col piano di riequilibrio, ripatrimonializzazione dell’azienda con l’immobile, gestione del debito con transazioni, rilancio degli investimenti col piano a 20 anni.
No alla privatizzazione, sì al riequilibrio e al potenziamento dei servizi.
Finora abbiamo perso tempo prezioso: Messina non ha bisogno di show e strepiti in piazza, ma di un’amministrazione che lavori seriamente e umilmente a servizio della città e dei cittadini”.