Oggi è uno di quei giorni da cerchiare nell’almanacco degli sportivi messinesi. Oggi è un giorno speciale per i fedelissimi della Sud. No, non parlo dei tanti record del tifo giallo-rosso, nessuna coreografia speciale, nessuno spettacolo di colori, quella è storia già nota. Probabilmente oggi “I ragazzi della curva”, quelli che non hanno mai disertato lo stadio, quelli su cui puoi sempre contare, quelli che non mollano mai la propria fede calcistica, hanno presenziato alla partita più importante: quella di Roberto, ragazzino Down e tifosissimo dell’ACR, contro la discriminazione. Più o meno tutti conoscono la disavventura del povero studente della scuola “La Pira”, il quale con un atto di clamorosa discriminazione si è visto negare il sacrosanto diritto di vivere un giorno normale, di festa, con i propri compagni: una semplice gita a Siracusa, che evidentemente nei confronti di Roberto è sembrato un lusso, piuttosto che un dovere e una opportunità di integrazione, in mancanza dell’insegnante di sostegno. Se quel maledetto giorno Roberto ha dovuto subire in solitudine l’umiliazione della propria scuola, questa mattina invece erano in tanti a stare dalla sua parte: si, i tanti tifosi della Sud, quelli che non ti aspetti in un ordinario mattino di Maggio, i quali si sono dati appuntamento stamane all’orario di inizio delle lezioni e che hanno voluto manifestare la propria vicinanza al dodicenne e alla famiglia, ma allo stesso tempo contestare e denunciare una simile vergogna. Oggi forse la vittoria più bella della storica Curva. Oggi la dimostrazione di un tifo intelligente, maturo, sensibile al sociale e mai distante dalle problematiche della Città. Se questi sono i valori degli ultras, allora tutti in piedi, a rendere onore alla curva che oggi ha reso orgogliosa una città intera.