Servizi sociali, nella polemica tra Rizzo e Calafiore a perdere solo la credibilità dell’amministrazione

di Palmira Mancuso – Può un’amministrazione comunale basare la sua azione politica su una fonte notoriamente avversaria dell’amministrazione uscente, senza poi verificare se non “sputtanare” la sua stessa fonte?

Per fortuna l’assessora Alessandra Calafiore non ha il vincolo della segretezza, come i tanto vituperati giornalisti (professionisti) che invece tutelano le loro fonti, assumendosi anche l’eventuale responsbilità di una notizia errata.

Da qui lo “sputtanamento” di Angela Rizzo, “che ha fornito molti dei dati riportati nel dossier sui servizi sociali durante la campagna elettorale – dichiara la Calafiore, che aggiunge anche “particolari” di questo rapporto  – e’ stata proprio l’esponente di CittadinanzAttiva a parlarci del sistema del vuoto per pieno, degli sprechi perpretati con il sistema dei bandi di affidamento dei servizi, dell’intreccio di parentopoli, tutte informazioni forniteci brevi manu ed inviateci anche per messanger già l’11 marzo 2018″.

Ora: posto che non ci piace il tradimento delle fonti confidenziali, ci pare assurdo che le “competenze” dell’assessore Calafiore e la sua visione politica dei servizi sociali si basino sulle esternazioni (perchè le denunce di condotte reputate fraudolente si fanno agli organi competenti) di una segretaria amministrativa con la “passione” verso il sociale, forse perchè sicuramente avrà fatto del volontariato.

Alle “accuse” di Angela Rizzo, che ora è in difficoltà per le conseguenze dell’azione amministrativa che “aveva auspicato” aveva risposto pubblicamente l’ex assessora Nina Santisi a cui la redazione di Messinaora (come giusto quando si cerca per l’appunto una verità sui fatti) aveva girato nel corso di una trasmissione giornalistica.

Val la pena che anche l’assessora Calafiore possa riascoltare quel confronto risalente a sei mesi fa. Di seguito il video della diretta (a partire dal minuto 24)

 

 

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