Quando il gatto non c’è i topi ballano. Paragone perfetto, questo, per un Palazzo Zanca dove oggi il clima di serenità e pace si respirava dalle macchinette del caffè ai tavolini dei bar passando per le stanze degli uffici dei dipartimenti. La trasferta romana del sindaco Cateno De Luca ha alleggerito l’aria dei corridoi e sottratto al rigido controllo del capo anche i consiglieri comunali che, in vista del fitto cronoprogramma che li aspetta per discutere i provvedimenti del Salva Messina, stanno silenziosamente, fra gruppi whatsapp e telefonate pensando di organizzare un contro comizio per difende le loro posizioni davanti agli elettori e presentare le loro verità in risposta a quelle del primo cittadino il cui ultimo incontro pubblico al Municipio ha visto dimezzarsi, rispetto al passato, non soltanto i presenti in piazza ma anche i video spettatori della sua diretta Facebook.
“L’aereo non è caduto ! – ironizza Cateno De Luca su Facebook dopo l’atterraggio nella capitale, consapevole che anche Bruto tradì il padre pugnalandolo alle spalle – Stiamo per entrare al Viminale per trattare il nostro piano di riequilibrio finanziario e capire cosa succederà nei prossimi giorni a Messina. A dopo!”. Insomma, il primo cittadino sa che non bisogna mai abbassare la guardia. Basta sfuggire anche un solo giorno all’egida del padrone per rendersi conto di non avere catene e di riuscire a muovere le braccia. Chi di spada ferisce di spada perisce: forse è questo il senso di un comizio contro il Re dei comizi che potrebbe essere sbugiardato – come fai lui, del resto, contro i suoi nemici sui social network e davanti a un microfono – da quelle stesse persone che lo scorso lunedì gli hanno dato una fiducia quasi plenaria. Ma chissà se questa iniziativa resterà un bel sogno che, con il ritorno a casa del primo cittadino, si scioglierà come neve al sole. (Mar. Pa.)