Lo scorso 24 luglio uno dei primi blitz di Cateno De Luca ha messo in luce la mancata messa in funzione di venti scuolabus fermi nel parco macchine dell’ATM da cinque anni. Oggi Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti con una nota denunciano che i bus continuano a rimanere fermi.
“Una denuncia con “appello” alle tante famiglie, specialmente dei villaggi, che si vedevano negato il servizio e costretti ad accompagnare i figli nelle scuole lontane da casa. – si legge – Oggi a distanza di oltre due mesi sono in segretari di Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti a ricambiare il blitz del sindaco e denunciare che i 20 scuolabus sono ancora lì in deposito, nelle medesime condizioni in cui il sindaco li aveva scovati e pubblicati , con tanto di selfie, scandalizzato sui social. Eppure da oltre cento giorni c’è in carica l’amministrazione De Luca, in Atm c’è una nuova governance nominata dal sindaco che ha appena varato un nuovo piano di esercizio gommato e c’è anche un nuovo assessore , ma noi – denunciano i sindacalisti – troviamo ancora quegli stessi scuolabus fermi in deposito, dove li ha trovati De Luca, sebbene le necessità del servizio per le tante famiglie dei villaggi a cui si rivolgeva il primo cittadino lo scorso mese di luglio esista eccome, soprattutto con un nuovo piano esercizio inadeguato ai bisogni degli studenti.
Il sindaco conosceva bene all’epoca i reali motivi per cui il servizio scuolabus era stato sospeso alle famiglie, lo stesso motivo per cui ad oggi non ha posto rimedio , l’ennesima dimostrazione che non si amministra con gli slogan – continuano i sindacalisti – che il primo cittadino tuttavia non risparmia parlando soprattutto di Atm con il chiaro intento di smontarla pezzo per pezzo demolendo credibilità e servizio alla città. È la stessa logica con cui si è smontato un piano esercizio gommato per sostituirlo in fretta e furia con un altro , di cui le organizzazioni sindacali avevano annunciato le lacune che si sono riscontrate puntualmente già in questi primi giorni. Non ci risulta che le forze dell’ordine chiamate a scortare la marcia dello shuttle siano una parte integrante del piano Atm – ironizzano i sindacati – ma piuttosto rappresentino l’ennesima propaganda ed un estremo ed estemporaneo rimedio per porre una pezza al prevedibile fallimento del progetto che avrebbe risvolti ancora peggiori con la sospensione assurda della linea tranviaria.
L’inciviltà di Messina va contrastata e ci vorrà del tempo , ma progettare ad oggi quel piano incentrato sulla gomma nella terza città d’Italia per traffico veicolare vuol dire solo prevederne il fallimento forse consapevoli di poterne scaricare le colpe sui cittadini incivili o non capire nulla di trasporto. Anche oggi gli autisti di Atm hanno prestato la massima disponibilità, 60 ore di straordinario e sempre ferie e permessi sospesi , per garantire servizio ala città e all’utenza ma i conti non tornano. Si abbia l’umiltà di tornare indietro e smetterla con gli spot – concludono i sindacati – ammettere errori e programmare insieme alle forze sociali gli interventi necessari a garantire la stabilità dell’azienda e la qualità del servizio ai cittadini”.