La Città Metropolitana “fuori” da sei società partecipate

Città Metropolitana di Messina fuori dalle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo. Più risparmi ma anche meno presenza su territori che attraverso consorzi e società avevano più forza nel’istituzione di Palazzo dei Leoi. Il Commissario straordinario con i poteri del Consiglio Metropolitano, Filippo Ribaudo, in data 27 settembre 2018 ha disposto il recesso della partecipazione della Città Metropolitana di Messina da sei organismi societari e consortili.
Si tratta dei seguenti organismi compartecipati: Società Consortile Gal Castell’Umberto Nebrodi a.r.l. (società con funzioni di intervento previsti dal Programma Comunitario LEADER e degli interventi previsti da ulteriori programmi comunitari e regionali sullo sviluppo rurale e sullo sviluppo locale); Società Gal Valle Alcantara a.r.l. (società con funzioni di tutela del patrimonio rurale, creazione e sviluppo di micro imprese, valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici locali, miglioramento dei servizi commerciali rurali e mercatali, incentivazione di attività turistiche e tutela del patrimonio artistico-culturale); Società Consortile Gal Nebrodi a.r.l. (società con funzioni di intervento previsti dal programma di azione locale “P.A.L.”, nell’ambito del programma regionale LEADER II della Regione Siciliana); Consorzio Agenzia per l’Energia Messina-APEM (il consorzio opera nel settore dell’energia per la realizzazione, gestione e valutazione di programmi operativi strategici nel settore energetico, nell’attività di ricerca nel settore dell’energia ed ambiente, nella promozione delle tecnologie energetiche, nella valutazione tecnica delle tecnologie innovative e nel controllo e certificazione energetica degli edifici);  Sogepat a.r.l. (nata nel 1999 per la gestione del patto territoriale di Messina e le agevolazioni previste dalla legge 488/92 a favore delle imprese con unità produttive in zone svantaggiate); Società Progeta s.p.a. (la società è stata creata con le finalità di promozione ed intercettazione dei fondi comunitari europei per lo sviluppo del territorio dei Nebrodi).
Le procedure si inquadrano nel programma di dismissione degli organismi partecipati attraverso un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, nell’ottica di un risparmio finanziario dell’Ente e tenuto conto dell’interesse generale e delle finalità istituzionali di Palazzo dei Leoni.

 

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